Hanno incrociato le braccia per un’intera giornata, alla ricerca di un salario più alto e di migliori condizioni nel contratto collettivo di lavoro. Nel centro logistico di Lipsia, centinaia di dipendenti del gigante statunitense Amazon sono entrati in sciopero con il supporto sindacale dell’unione Ver.di.
È il secondo sciopero nel giro di due settimane per i lavoratori tedeschi del retailer di Seattle, già al centro di una vibrante polemica sulle pratiche di assunzione per i magazzini della sua divisione Amazon.de. Con circa 9mila persone assoldate in tutta la Germania, Amazon è entrata nel mirino di Ver.di per questioni legate ai salari base e a vari benefit .
Nel centro logistico di Lipsia, l’unione tedesca vorrebbe un salario minimo di 10,66 euro all’ora, contro i 9,30 euro attuali . L’azienda statunitense ha già sottolineato come la paga per i lavoratori teutonici risulti già al di sopra dei livelli medi adottati dalle altre società nel settore della distribuzione. ( M.V. )