La Competition and Markets Authority (CMA) del Regno Unito ha chiuso i procedimenti avviati contro Amazon e Meta sull’uso dei dati ottenuti tramite i rispettivi marketplace. L’autorità antitrust ha accettato gli impegni promessi dalle due aziende, quindi il procedimento non è entrato nella fase 2 (indagine approfondita).
Accordo a beneficio di clienti e consumatori
L’indagine contro Amazon era stata avviata il 5 luglio 2022. Secondo la CMA, l’azienda di Seattle ha usato i dati non pubblici dei venditori di terze parti per ottenere un vantaggio competitivo. Inoltre ha adottato criteri poco chiari nella scelta dei prodotti da mostrare nel Buy Box e quelli che possono essere venduti tramite il servizio Prime.
L’autorità antitrust ha accettato gli impegni proposti il 26 luglio 2023. Amazon non utilizzerà più i dati dei venditori di terze parti per avvantaggiare il proprio business retail, garantirà a tutti i venditori lo stesso trattamento nella scelta dei prodotti da mostrare nel Buy Box e consentirà ai venditori di negoziare direttamente le tariffe con fornitori terzi di servizi di consegna Prime.
L’indagine contro Meta era stata invece avviata il 3 giugno 2021 (come quella della Commissione europea). Secondo la CMA, l’azienda di Menlo Park ha usato i dati raccolti tramite i suoi servizi di advertising per migliorare il Facebook Marketplace e ottenere un vantaggio sulla concorrenza.
L’autorità antitrust ha accettato gli impegni proposti il 26 maggio 2023. Meta consentirà di bloccare la raccolta dei dati di advertising (opt-out) e quindi il loro uso per migliorare il Facebook Marketplace. Inoltre, l’azienda di Menlo Park ridurrà l’uso dei dati derivanti dal digital display advertising per lo sviluppo dei suoi prodotti.