Amazon perde come non mai

Amazon perde come non mai

Ha annunciato un buco otto volte più grande di quello di un anno fa. Con i licenziamenti e un bilancio che non decolla c'è chi comincia a dubitare della più nota delle aziende di e-commerce
Ha annunciato un buco otto volte più grande di quello di un anno fa. Con i licenziamenti e un bilancio che non decolla c'è chi comincia a dubitare della più nota delle aziende di e-commerce


Web (internet) – Sono in pochi a parlarne esplicitamente, ma stando ad Associated Press sarebbero ormai numerosi gli esperti “preoccupati” per le sorti di Amazon.com , il più popolare dei negozi online.

L’azienda, dopo una manovra di ristrutturazione che ha portato anche numerosi licenziamenti, ha infatti annunciato nelle scorse ore che nell’ultimo trimestre le perdite sono aumentate otto volte più di quanto registrato in perdita nello stesso periodo dell’anno precedente. Le cifre parlano di un rosso di 185 milioni di dollari contro i 22 milioni rgistrati nell’ultimo trimestre del 1998.

I boss di Amazon, Jeff Bezos “uomo dell’anno TIME” in testa, sostengono che la perdita operativa complessiva rallenterà nel corso dell’anno ma è difficile sopire i timori degli investitori che da Amazon, in più di quattro anni, non hanno ottenuto alcun dividendo. Difficile perché nella storia dell’azienda l’ultimo trimestre è stato sì quello delle maggiori vendite ma anche quello delle perdite senza precedenti. Perdite dovute in larga parte ai pesanti investimenti in tecnologie e promozione che Amazon non ha mai smesso di attivare.

Nonostante questo, alcuni motivi di ottimismo ci sono. Il primo è che la base di clienti diversi si è allargata nel corso del 1999 a quota 17 milioni di individui sparsi per il mondo, molti dei quali ritornano ad acquistare sul sito più volte nel corso di un anno. Non solo, l’anno scorso Amazon ha abbracciato una vasta serie di nuove categorie merceologiche mentre quella tradizionale, i libri, ha iniziato a produrre qualche timido profitto.

Su tutto questo però pesano 390 milioni di dollari perduti dall’azienda nel 1999, ben più dei 74 milioni di dollari del 1998.

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Pubblicato il
4 feb 2000
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