Amazon Photos, cos’è e come funziona il servizio di archiviazione

Amazon Photos, cos’è e come funziona il servizio di archiviazione foto

In questa guida vedremo cos'è e come funziona Amazon Photos e cercheremo di capire i vantaggi e svantaggi rispetto a Google Photo
Amazon Photos, cos’è e come funziona il servizio di archiviazione foto
In questa guida vedremo cos'è e come funziona Amazon Photos e cercheremo di capire i vantaggi e svantaggi rispetto a Google Photo

Subito dopo l’annuncio da parte di Google relativo al cambio di rotta preso con Google Photo, molti utenti si sono messi alla ricerca di un’alternativa altrettanto valida, ma che permettesse allo stesso tempo di archiviare in maniera illimitata tutte le fotografie e le immagini. Ci siamo quindi messi alla ricerca anche noi e siamo giunti alla conclusione che la piattaforma migliore da utilizzare è sempre stata sotto i nostri occhi. In questa guida, come avrete sicuramente capito dal titolo, parleremo di Amazon Photos, di tutte le sue caratteristiche e di come potrebbe effettivamente rimpiazzare Google Photo nell’uso di tutti i giorni.

Che cos’è Amazon Photos

Amazon Photos è sostanzialmente un contenitore di file con archiviazione sul cloud, incentrato unicamente sulle foto, le immagini e i video. Si tratta di un servizio molto semplice, dotato di pochi menu, poche opzioni di editing, ma che sin da subito si propone come migliore alternativa a Google Photo.

La piattaforma più essere utilizzata sia da computer (utilizzando l’app per macOS e Windows, oppure il portale online tramite browser Web) che da dispositivo mobile, grazie all’applicazione compatibile sia con Android che con iOS. Al suo interno non mancherà la possibilità di ricercare e organizzare tutti gli elementi in album e cartelle e neppure l’opzione relativa alla condivisione in famiglia (solo clienti Prime), di cui però parleremo nei paragrafi in basso.

album amazon photos

Ovviamente Amazon ci tiene a precisare che tutte le immagini  e i video presenti all’interno saranno al sicuro e che nessuno, a parte gli utenti proprietari, potranno mai accedere senza conoscere email e password dell’account Amazon (non serve crearne uno nuovo, sarà sufficiente quello che quotidianamente si utilizza per effettuare acquisti). A questo proposito, vi invitiamo anche ad attivare la verifica a due passaggi dalle impostazioni di Amazon, in modo da rendere il proprio account ancora più sicuro.

Come funziona l’archiviazione di foto di Amazon

Come fare quindi per archiviare le proprie foto all’interno di Amazon Photos? Qualora foste già degli utilizzati di Google Photo, troverete i passaggi da completare davvero molto familiari. Esistono infatti due metodi per includere le immagini nello spazio di archiviazione sul cloud: manualmente o tramite sincronizzazione automatica.

Al primo avvio del servizio infatti (sia tramite app che piattaforma online), Amazon chiuderà se importare tutte le nuove immagini (chiedendo anche il permesso di accedere all’album delle foto del dispositivo in questione) selezionandole, oppure attivare la funzione di “Salvataggio automatico e backup”.

Scegliendo la prima opzione, Amazon Photos permetterà all’utente di selezionare manualmente le foto da aggiungere in quel momento (ovviamente ne se potranno aggiungere altre in futuro), nel secondo invece, ogni volta che la piattaforma verrà avviata andrà a controllare nella galleria la presenza di nuove foto, così da includerle nella propria libreria, senza quindi il bisogno di farlo manualmente.

Tutte le foto e i video verranno poi archiviati nell’album principale, ma non mancherà la possibilità di creare delle nuove cartelle e suddividere tutti gli elementi in base alle proprie preferenze. Molto comoda è anche l’opzione dedicata ai filtri, la quale organizzerà gli album per genere (foto o video), oppure per data.

filtri amazon photos

Quanto costa Amazon Photos

Arriviamo ad adesso ad un punto molto importante: il prezzo. Diciamo sin da subito che Amazon Photos parte come servizio gratuito, ma purtroppo con dei limiti abbastanza evidenti e che, nella maggior parte dei casi, non andranno a sopperire al nostro problema con Google Photo. Ma esiste una soluzione e si chiama Amazon Prime.

Innanzitutto, Amazon Photos è disponibile in maniera gratuita per tutti i clienti Amazon e offre un totale di 5GB di spazio di archiviazione sul cloud per conservare foto e video. Chi invece dispone di un abbonamento Prime (annuale, mensile, classico o per studenti) avrà a disposizione spazio illimitato per l’archiviazione delle foto e 5GB per i video. Notizia forse poco rassicurante per chi dispone di molti video, ma quasi salvavita per chi ama invece conservare le proprie immagini.

Ma quindi quanto cosa Amazon Prime? Abbiamo creato un articolo interamente dedicato al suddetto servizio, cercando di analizzare al meglio tutte le sue caratteristiche, in quanto questo non offre soltanto spazio illimitato per le foto, ma anche una serie di vantaggi esclusivi e avanzati e tutto sommato economici. Per questo motivo, vi invitiamo a leggere la guida completa cliccando su questo link.

Qualora foste interessati soltanto ai prezzi però, dividiamo le varie tariffe in due diverse categorie. L’abbonamento standard (e quindi per tutti) ad Amazon Prime costa 36 euro l’anno (dopo una prova gratuita di 30 giorni), oppure 3,99 euro al mese, scelta consigliata solo se si è certi di sfruttare l’abbonamento per pochissimo tempo.

Quello per studenti invece è dedicato solo a chi risulta iscritto ad un corso universitario in Italia e offre il 50% di sconto sull’abbonamento standard. Si parla infatti di soli 19 euro l’anno con una prova gratuita di 90 giorni.

Le differenze tra Amazon Photos “Prime” e standard non si fermano però alla sola archiviazione illimitata delle foto. Il piano gratuite offrirà infatti soltanto la possibilità di caricare, scaricare e modificare foto, mentre quello “Prime” consentirà l’utilizzo della ricerca e dei filtri e la creazione di un “Archivio di famiglia“.

In particolare, quest’ultimo risulta essere un punto parecchio importante e da non sottovalutare. Consentirà infatti di condividere un abbonamento “Amazon Photos Prime” con i propri familiari e di creare una “stanza” per ogni utente, così da non avere tutti gli elementi confusi in una sola schermata. Inoltre, per partecipare alla “famiglia”, non sarà necessario possedere un account Prime, ma basterà che solo uno dei partecipanti lo abbia sottoscritto. Quest’ultimo potrà poi infatti invitare tutti gli altri, i quali dovranno soltanto avere un account gratuito di Amazon.

Quanto spazio di archiviazione offre Amazon Photos

Come accennato in precedenza, chi dispone di un abbonamento Prime, potrà utilizzare Amazon Photo in maniera illimitata per l’archiviazione delle immagini e 5GB per i video. Attenzione però, perché questi 5GB saranno anche condivisi con il servizio “Amazon Drive”, il quale invece offrire un contenitore per tutti gli altri tipi di file (PDF, DOC, ZIP e altro ancora).

Tuttavia, sia nella versione base che in quella Prime, questi 5GB potranno essere aumentati, sottoscrivendo però un ulteriore abbonamento. I piani disponibili sono

  • 100GB a 1,99 euro al mese
  • 1TB a 9,99 euro al mese
  • 2T a 19,99 euro al mese

Lo spazio aggiuntivo potrà essere utilizzato sia per Amazon Photos che per Amazon Drive.

In realtà esistono ulteriori piani, ma potranno essere attivati solo con pagamento annuale, a partire da 299,97 euro per avere 3TB e fino ad un massimo di 30TB a 2999,70 euro l’anno.

Qual è la differenza tra Amazon Drive e le foto di Amazon

Nonostante condividano lo stesso spazio di archiviazione, Amazon Drive e Amazon Photos risultano essere due servizi completamente diversi e dotati di due applicazioni separate. La seconda, come più vuole ripetuto, offre unicamente opzioni di archiviazione per immagini e video, mentre la prima, per qualsiasi file in possesso (volendo anche immagini e video). Tuttavia, archiviando le foto su Amazon Drive, pur possedendo un account Prime, si andrà comunque ad occupare spazio in memoria, in quanto tale offerta è valida solo nell’app di Amazon Photos.

Amazon Drive può quindi essere visto come un’Hard Disk online (alla pari di Google Drive, Dropbox, iCloud Drive, OneDrive e simili), all’interno del quale caricare, scaricare, visualizzare e condividere qualsiasi tipo di file. Questo potrà essere utilizzato su smartphone, tablet, computer (sia con app che online) e all’interno di particolari dispositivi di Amazon (ad esempio i tablet Fire della stessa Amazon).

Differenza tra Amazon Photos e Google Photo

Innegabilmente, tantissimi utenti avranno iniziato la lettura di questo articolo per capire effettivamente quali sono le differenze tra i due servizi protagonisti: Amazon Photos e Google Photo. Innanzitutto però, possiamo dire che in passato Google Photo risultava essere un servizio molto più intelligente, funzionale e fornito, ma col tempo, grazie soprattutto ai dati che Amazon è riuscita a raccogliere, Amazon Photos ha livellato leggermente queste differenze.

Certo, potremmo dire che Google Photo possiede più tool di modifica delle immagini e dei video (come ad esempio la stabilizzazione automatica dei video che potrebbe tornare utile in molti casi) o che il design generale dell’applicazione risulta essere superiore (anche se si tratta di un qualcosa di abbastanza soggettivo) rispetto ad Amazon Photos, ma alla fine di tutto, quello che conta davvero è la semplice archiviazione delle foto. Come si comportano in questo?

In linea di massima condividono esattamente le stesse opzioni: riconoscimento degli oggetti e delle persone per una migliore organizzazione e ricerca delle foto, organizzazione in album, condivisione con altri utenti, creazione di un gruppo famiglia, possibilità di acquistare degli album cartacei con i propri scatti e dispositivi supportati.

A favore di Amazon però, non possiamo che includere il supporto alle foto in formato RAW, funzione parecchio importante per i fotografi e per chi ama l’editing delle immagini. Google Photo infatti tenderà a convertire gli elementi in JPEG, così da risparmiare spazio per altri contenuti.

Arrivati a questo punto però, diamo un altro punto di vantaggio ad Amazon per quanto riguarda i costi. Come accennato in precedenza, chi possiede un abbonamento ad Amazon Prime (36 euro l’anno) avrà a disposizione spazio illimitato per l’archiviazione delle foto, mentre su Google Photo, in maniera gratuita, si avranno soltanto 15GB da spartire anche con i file presenti su Google Drive e con le email ricevuto su Gmail. Per ampliare tale spazio bisognerà acquistare un abbonamento a Google One, a partire da 1,99 euro (circa 24 euro l’anno) al mese per avere 100GB, i quali comunque non offriranno lo spazio illimitato di Amazon.

La vera partita si gioca quindi sui video, in quanto Amazon offre soltanto 5GB in maniera gratuita (anche chi possiede un abbonamento Prime), perciò, almeno in questo caso, i 100GB di Google potrebbe effettivamente tornare utili. Da non dimenticare però, che anche Amazon dispone della stessa tariffa (100GB per 1,99 euro al mese), da dedicare solo ai video (e ai file di Amazon Drive), poiché le foto avranno comunque spazio illimitato per i clienti Prime. Non resta quindi che fare le dovute considerazioni e scegliere il servizio migliore e più conveniente.

Cosa succede alle mie foto se lascio Amazon Prime

logo prime

Eccoci ora arrivati ad una domanda parecchio frequente. Cosa succede alle foto archiviate su Amazon Photos nel caso in cui si dovesse sospendere l’abbonamento a Prime? Beh, la risposta, purtroppo, è proprio quella che ci si aspetta. Ma andiamo con ordine. Nel caso in cui le foto non vadano a superare i 5GB di spazio gratuito anche senza Prime, non succederà assolutamente nulla, continueranno ad occupare il loro posto nel servizio.

Qualora invece si superasse il limite, allora Amazon avviserà l’utente della cosa, chiarendo che tutte le immagini caricate dopo il raggiungimento dei 5GB verranno completamente rimosse. Nel caso in cui si voglia quindi proseguire per questa strada, il nostro consiglio è quello di trasferire prima tutte le foto su un Hard Disk esterno o su un secondo servizio e poi, eventualmente, rimuovere l’account Prime, altrimenti si rischierà seriamente di perdere tutti gli elementi presenti all’interno. Tutte le foto caricate prima del raggiungimento dei 5GB resteranno invece nel servizio.

Ovviamente lo stesso discorso si estende anche nel caso in cui si posseggano 100GB o uno qualsiasi dei piani superiori, poiché questi abbonamenti sono separati da Prime e andranno esclusivamente ad estendere il piano di archiviazione di Amazon Photos e Drive. Perciò, se le immagini contenute non dovessero superare i 100GB (o comunque quelli a disposizione), allora resteranno senza alcun tipo di problema.

Come sincronizzare automaticamente le foto su Amazon

Più volte in questo articolo abbiamo parlato della possibilità di attivare la sincronizzazione automatica delle foto su Amazon Photos, ma dedichiamogli ora un paragrafo per capire effettivamente quando comoda e funzionale possa essere tale funzione. Innanzitutto però, vediamo in che modo si attiva.

Per quanto riguarda l’applicazione per smartphone e tablet non bisognerà fare altro che consentire l’accesso alla galleria delle immagini. L’opzione di sincronizzazione automatica sarà infatti perennemente attiva e il servizio andrà a catturare le nuove foto del rullino fotografico ogni volta che verrà aperta. Sull’app desktop (per macOS e Windows) invece, bisognerà raggiungere la sezione “Backup” e cliccare poi su “Aggiungi backup”. Qui sarà possibile selezionare la cartella dal quale andare a pescare tutte le nuove foto e anche impostare la frequenza di sincronizzazione. Una volta impostate le preferenze, basterà confermare con “Salva”.

I vantaggi della sincronizzazione automatica sono sostanzialmente due: salvataggio delle foto e risparmio della memoria. Ovviamente, il primo dei due, permetterà all’utente di fare un backup rapido delle fotografie scattate, così, qualora si dovessero eliminare, anche per sbaglio, dal rullino fotografico, saranno disponibili su Amazon Photos (a meno che non vengano eliminate manualmente anche da qui).

Il seconda invece, consentirà all’utente di rimuovere tutte le foto scattate dal rullino e di archiviarle solo su Amazon Photos. In questo modo, le immagini non andranno più ad occupare spazio sulla memoria del dispositivo, ma si conserveranno sul cloud offerto da Amazon.

Dove vengono archiviate le foto di Amazon?

Avviamoci verso la conclusione dell’articolo cercando di dare delle risposte un po’ più tecniche. Come sicuramente saprete, negli ultimi anni, oltre alle memorie di archiviazione fisica (ovvero banalmente i GB di ROM disponibili su smartphone, tablet e quant’altro), risultano essere molto utilizzate quelle sul cloud. Ma cosa significa questo?

Per l’utente appare sostanzialmente come uno spazio di archiviazione aggiuntivo, online e senza il bisogno di dover utilizzare accessori o device tangibili. In realtà però, questi device tangibili esistono, sono enormi e si trovano all’interno degli stabilimenti delle aziende che decidono di metterli a disposizione. In questo caso ovviamente, saranno di proprietà di Amazon.

Ogni volta che si inserisce un elemento all’interno del cloud di Amazon quindi, si va sostanzialmente ad occupare spazio all’interno dei server della stessa azienda, la quale a sua volta, lo rende disponibile sfruttando la connessione internet.

Tutto questo processo viene definito come archiviazione cloud. Tutti i dati risulteranno però criptati, perciò neppure Amazon potrà vedere ciò che si archivia all’interno del cloud, in quanto nei server viene occupata solo la memoria necessaria per contenerli e non l’effettivo elemento visibile (reso invece disponibile solo per l’utente “possessore”).

Dispositivi con app Amazon Photos integrata

Qualche paragrafo più in alto abbiamo accennato ad alcuni dispositivi di Amazon con il servizio di Amazon Photos integrato. Ovviamente si tratta di device prodotti direttamente dalla stessa azienda e, in particolare, di due tablet molto economici e dedicati principalmente a chi desidera sfruttare tutti i servizi Amazon in completa semplicità e immediatezza.

Tablet Fire 7

Tablet Fire 7

Il più economico dei due è senza dubbio il Fire 7, dotato di uno schermo di soli 7″ con una risoluzione di 1024 x 600 a 171 ppi. Disponibile in due versioni diverse, una da 16GB e una da 32GB (con possibilità di espansione con Micro SD fino a 512GB), sicuramente non moltissimi al giorno d’oggi, ma abbastanza per chi desidera esclusivamente sfruttare i servizi di Amazon, i quali sono tutti integrati e online (e quindi non occupano memoria). Utili per effettuare il download di qualche brano o podcast da Amazon Music o di qualche film o serie TV da Prime Video.

Sicuramente meno indicato per chi ama giocare col proprio tablet, in quanto dispone di un processore Quad-core da 1,3 GHz e soltanto 1GB di RAM. La batteria non supera le 7 ore di autonomia e la ricarica avviene tramite Micro USB. Infine, la fotocamera risulta essere da soli 2MP sia difronte che sul retro. Il suo prezzo parte da per la sua versione base.

Tablet Fire HD 8

Tablet Fire HD 8

Saliamo leggermente con le specifiche con il Fire HD 8, che, come anticipa il nome, dispone di una risoluzione dello schermo sicuramente più attuale. Si tratta infatti di un 8″ HD 1280 x 800 a 189 ppi, sufficiente almeno per godere dei contenuti di Prime Video in mobilità. La memoria parte invece da 32GB e arriva fino a 64GB, espandibile fino ad 1T.

Anche a livello di specifiche riesce a fare meglio rispetto al fratello minore, grazie soprattutto al processore Quad-core da 2,0 GHz e ai 2GB della RAM, che comunque rimangono pochi. La batteria riesce a durare fino ad un massimo di 12 ore, mentre la ricarica avviene tramite USB-C. Per quanto riguarda le fotocamere invece, rimangono esattamente le stesse di quelle del Fire 7 e quindi da 2MP sia frontalmente che sul retro. I prezzi partono da per la versione da 32GB.

Questo articolo contiene link di affiliazione: acquisti o ordini effettuati tramite tali link permetteranno al nostro sito di ricevere una commissione nel rispetto del codice etico. Le offerte potrebbero subire variazioni di prezzo dopo la pubblicazione.
Link copiato negli appunti

Ti potrebbe interessare

Pubblicato il
7 giu 2021
Link copiato negli appunti