Dopo aver svelato al mondo la reale consistenza del business degli abbonamenti Prime, il management di Amazon ha in questi giorni comunicato una novità che non farà certo piacere all’utenza: il servizio Prime costerà di più, almeno per il clienti USA, mentre non è al momento previsto alcun aumento per il resto dei mercati serviti dalla corporation.
Stando a quanto annunciato dal CFO Brian Olsavsky , infatti, Amazon Prime avrà un costo annuale di $120 contro i $100 precedenti; i nuovi clienti Prime dovranno sorbirsi l’aumento già dall’11 maggio, mentre per gli abbonati di lungo corso cominceranno a pagare di più dal 16 giugno.
La caratteristica principale di Prime è la spedizione veloce e gratuita per la maggior parte dei prodotti archiviati nei magazzini di Amazon, ma Olsavsky ci tiene a sottolineare i molti “vantaggi” aggiunti dalla corporation in questi anni come lo streaming video illimitato, le dirette Twitch senza advertising e altro ancora.
Il nuovo aumento del costo di Prime arriva a quattro anni di distanza dall’ultimo rincaro, quando l’abbonamento annuale passò da $80 a $100; solo pochi mesi fa, inoltre, Amazon ha annunciato l’aumento del costo dell’abbonamento mensile da $11 a $13.
Le novità sul costo di Prime rappresentano un fatto tutto americano, e al momento non si intravede all’orizzonte un nuovo aumento per la clientela italiana. Tutta da verificare, infine, la volontà dei clienti di Amazon disposti a rinnovare l’abbonamento nonostante il nuove regime di prezzo.