È sufficiente sfogliare qualche bacheca social per capire quale sia l’umore in merito alla novità annunciata da Netflix per fermare la condivisione della password al di fuori del proprio nucleo domestico (o meglio, della casa in cui si abita): nella discussione interviene Prime Video, a gamba tesa. La piattaforma di Amazon, perlopiù gratuita con un abbonamento Prime, potrebbe essere tra le realtà che beneficeranno della fuga di utenti dal servizio.
Amazon chiama a raccolta su Prime Video gli amici scrocconi
Con un post pubblicato su Twitter, l’account ufficiale italiano di Prime Video si rivolge a quelli che definisce amici scrocconi, coloro che effettuano la visione di film, serie e show inserendo la password altrui. Una frecciatina rivolta alla concorrenza. I nomi dei sei profili mostrati compongono la frase Tutti Quelli Che mi Hanno Rubato La password
. Non c’è molto da aggiungere.
Amici scrocconi, questo tweet è per voi 🫶🏻 pic.twitter.com/Ge3fL1OP7d
— Prime Video Italia (@PrimeVideoIT) May 24, 2023
Possiamo dedurre che, almeno per il momento, Amazon non abbia alcuna intenzione di mettere in campo iniziative simili, lasciando dunque che i suoi utenti continuino a condividere liberamente le proprie credenziali con amici e parenti che vivono in altre abitazioni.
Ricordiamo che, ormai diversi anni fa, anche Netflix promuoveva la condivisione della password. Ecco un suo celebre post risalente al 2017: L’amore è condividere una password
. Come cambiano le cose.
Love is sharing a password.
— Netflix (@netflix) March 10, 2017
Per tutti i dettagli a proposito del significato di nucleo domestico (secondo Netflix), sulle modalità di configurazione e sulle tecniche impiegate dalla piattaforma per eseguire i controlli, rimandiamo al nostro approfondimento. In estrema sintesi, se l’intestatario dell’account vuol continuare a permettere a qualcuno che non vive con lui di accedere mediante la stessa sottoscrizione, lo dovrà aggiungere come utente extra, ma facendo fronte a una spesa aggiuntiva fissata in 4,99 euro.