Amazon prova il prestito con Kindle

Amazon prova il prestito con Kindle

L'azienda negli Stati Uniti offre la possibilità, ai soli possessori di lettori Kindle iscritti a Prime, di prendere in prestito uno tra 5mila testi. Con, ancora, molte restrizioni. Ma un messaggio chiaro agli editori
L'azienda negli Stati Uniti offre la possibilità, ai soli possessori di lettori Kindle iscritti a Prime, di prendere in prestito uno tra 5mila testi. Con, ancora, molte restrizioni. Ma un messaggio chiaro agli editori

Nasce oggi negli Stati Uniti Kindle Owner Lending Library , che inaugura la possibilità di prendere in prestito dei libri dal catalogo Amazon . Il servizio è disponibile solo per gli utenti Prime e va ad arricchire l’offerta di agevolazioni e contenuti di cui gli utenti statunitensi possono usufruire al costo di 79 dollari all’anno.

Amazon aveva quest’idea in caldo già da un po’. Prima i prestiti di ebook tra amici utenti di Kindle , poi il prestito dei libri di testo per gli studenti statunitensi, infine la collaborazione con le biblioteche . Il servizio di prestito inaugurato oggi, però, è comunque soggetto a diverse restrizioni, prima tra tutte la scelta dei libri. Il catalogo attualmente offre solo 5.000 titoli (nel Kindle store sono presenti oltre un milione di ebook), inclusi 100 libri attualmente o in passato bestseller nella classifica del New York Times e diversi volumi editi da Amazon stessa.

In secondo luogo, solo i possessori di un lettore Kindle potranno prendere in prestito i libri: rimangono esclusi iPhone, Mac, Android e in generale qualunque device abbia l’applicazione Kindle installata. L’intento è evidente: incentivare l’acquisto del lettore di Amazon, attualmente sul mercato a partire da 79 dollari.

Infine, sarà possibile prendere in prestito un solo libro alla volta , e comunque non più di un titolo al mese. Nel lettore rimarranno memorizzate le annotazioni fatte sul testo digitale, in modo che possano essere nuovamente visualizzate in caso di acquisto o di un secondo prestito dello stesso libro. Il sistema permette un periodo di archiviazione molto lungo per un singolo libro, ma lo cancella automaticamente nel momento in cui se ne prenda in prestito un altro.

Non una vera e propria minaccia per l’editoria, dunque: se non si è amanti dei bestseller, se si cercano dei libri di nicchia o se, più semplicemente, si leggono diversi testi al mese, il servizio difficilmente soddisferà tutte le esigenze dei lettori . Questi ultimi quindi non saranno neanche vagamente tentati di abbandonare il mercato dei libri (digitali o cartacei che siano) per usufruire esclusivamente del servizio di prestito.

Nonostante questo, la reazione delle case editrici USA non è stata propriamente entusiasta . Lo si intuisce facilmente non solo dalla mancata adesione dei sei maggiori editori ma soprattutto da una frase contenuta nel comunicato stampa di Amazon: “I titoli nella Kindle Owner Lending Library provengono da una serie di editori attraverso diverse modalità. Per la maggior parte dei titoli, Amazon ha raggiunto un accordo con gli editori perché includessero i propri libri a un prezzo fisso. In alcuni casi, Amazon acquista un titolo ogni volta che questo è preso in prestito da un lettore con le normali condizioni di vendita all’ingrosso come test senza rischi per l’editore, per dimostrare a quest’ultimo la crescita incrementale e l’opportunità di guadagno che questo nuovo servizio può offrire”.

Elsa Pili

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Pubblicato il
3 nov 2011
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