La diminuzione di guadagni, causata anche dai sostanziosi investimenti dell’azienda di Jeff Bezos, non è piaciuta alla borsa che ha punito Amazon nonostante una trimestrale che dal punto di vista del fatturato sembra restare decisamente stabile.
Il secondo quarto del 2017 si chiude per Amazon con un fatturato che tocca quota 37,96 miliardi di dollari , superiore anche alle aspettative degli investitori ferme a 37,18 miliardi, e le vendite cresciute del 25 per cento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno .
A guidare la compagnia ancora il settore degli Amazon Web Service , cresciuti del 42 per cento rispetto all’anno scorso e in grado da soli di generare 916 milioni di reddito operativo: ciò tuttavia non è bastato agli investitori che non hanno premiato la diminuzione sostanziale dei guadagni registrati dall’azienda, scesi da 857 milioni del secondo quarto del 2016 agli attuali 197 milioni.
Nonostante tali risultati sembrino confermare una solidità di base per l’azienda di Jeff Bezos, che proprio in questi giorni è stato incoronato (seppur per poche ore ) come l’uomo più ricco del mondo, le azioni di Amazon hanno perso 3 punti percentuali nel mercato seguente all’annuncio della trimestrale.
Per quanto il freddo numero relativo ai guadagni registrati possa sembrare un vero e proprio crollo, in realtà, come spiega il CFO di Amazon Brian Olsavsky si tratta del ciclo naturale degli investimenti: tanti quelli sostenuti infatti dalla compagnia in diverse nuove aree, tra cui l’espansione internazionale e il settore video o quello dei dispositivi di assistenza vocale per la casa. Tutti in ogni caso necessari ad estendere i servizi offerti e le possibilità future. Anche nel prossimo trimestre, afferma Olsavsky, i profitti saranno sotto tono, in questo caso per la preparazione al picco della stagione dei saldi e delle festività natalizie. Il CFO sembra in pratica mettere in guarda gli investitori su un prossimo futuro ancora in chiaroscuro, ma con ottime prospettive e impegni per il futuro.
A questi numeri di ciclo, occorre d’altra parte aggiungere che il settore internazionale di Amazon deve ancora consolidarsi e al momento ha fatto registrare perdite operative pari a 724 milioni di dollari: anche in questo caso a pesare sono soprattutto i forti investimenti effettuati, in particolari quelli per imporsi sul mercato indiano . Tra le principali spese sostenute per l’India, lo stesso Jeff Bezos ha citato gli investimenti per contenuti originali per Prime Video: in questi giorni sta per esempio esordendo la serie Inside Edge, la prima di 18 serie dedicate al pubblico indiano.