È notizia degli ultimi giorni quella che diverse videocamere di sicurezza Amazon Ring sono state violate negli Stati Uniti da due giovani hacker con l’intento di fare false chiamate di emergenza alla polizia e poi condividendo sui social la malefatta.
Amazon Ring: nel mirino di due hacker per swatting
Si tratta di un attività che in gergo tecnico prende il nome si swatting (da SWAT, Special Weapons and Tactics, corpo speciale della polizia USA) e che consiste, appunto, nel lanciare un falso allarme raggirando i servizi di emergenza e indirizzandoli verso un dato luogo o un’abitazione specifica.
Andando più in dettaglio, le telecamere Amazon Ring che sono state hackerate sarebbero dozzine. I due hacker, Kya Christian Nelson e Thomas Andrew McCarty, sarebbero riusciti nel loro intento andando prima a rubare diversi account Yahoo! e ricavando username e password delle vittime e poi verificando quali di questi venivano eventualmente sfruttati per per accedere ai servizi Amazon Ring. Successivamente, i malintenzionati hanno preso possesso delle telecamere delle vittime per inviare richieste farlocche alle forze dell’ordine.
In una delle telefonate fatte alla polizia i due hacker si sono spacciati per una bambina intimorita dal comportamento minaccioso dei genitori che, in stato di ubriachezza, sparavano colpi d’arma nella loro abitazione.
Da tenere presente che la vicenda, sebbene emersa solo ora, risale in realtà a novembre 2020. Ad ogni modo, l’FBI ha invitato tutti coloro che posseggono delle videocamere di sorveglianza Amazon Ring a proteggersi dagli attacchi si swatting andando a modificare la password impostata e scegliendone una più complessa.