Dopo l’ indagine condotta dal Dipartimento di Giustizia statunitense e il successivo accordo tra gli editori Hachette, HarperCollins, Simon & Schuster, Penguin e Macmillan, è arrivato il momento del risarcimento. Tutti i consumatori che hanno comprato ebook a un prezzo considerato superiore a quello di mercato saranno risarciti e all’operazione di riaccredito del denaro parteciperà anche Amazon.
L’azienda fondata da Jeff Bezos ha iniziato ad avvisare via email i propri clienti del possibile invio di denaro sui conti correnti per conto delle case editrici accusate di aver fatto gruppo per tenere artificiosamente alto il prezzo dei libri digitali. Materia della contesa era la presenza di due modelli di vendita: il cosiddetto modello “di agenzia” che affida la decisione del prezzo finale agli editori e il modello wholesale che lascia tale compito ai singoli rivenditori.
Per questo motivo, le società editoriali erano finite sotto la lente di osservazione dell’Antitrust d’Oltreoceano per essersi accordate con Apple allo scopo di favorire la crescita sul mercato di iPad (concorrente di Kindle), procurando, di fatto, una lievitazione dei prezzi degli ebook mediante l’adozione del modello “di agenzia”.
“Crediamo che questa risoluzione sia una grande vittoria per i consumatori e non vediamo l’ora di abbassare i prezzi sul altri libri per Kindle in futuro”, affermano entusiasti in casa Amazon. Quest’ultima ha predisposto una sezione
FAQ sul proprio sito che, oltre a contenere informazioni dettagliate circa la procedura di riaccredito , spiega che i clienti che avranno diritto al risarcimento sono i cittadini statunitensi che hanno acquistato, nel periodo compreso tra il 1/04/2010 e il 21/5/2012, un ebook Kindle pubblicato dalle cinque case editrici coinvolte nell’indagine.
Sul versante mercato, invece, sembra che Amazon abbia rimosso dai propri scaffali virtuali il suo Kindle DX , ora disponibile solo presso i rivenditori terzi. Il motivo della decisione riguarderebbe il sostanziale fallimento nella vendita della versione “grande” del lettore, nonostante la riduzione del prezzo.
Cristina Sciannamblo