Per ragioni simili a quelle che il mese scorso hanno portato allo stop in Francia e ancor prima seppur per un lasso di tempo inferiore in Italia, anche i lavoratori di Amazon impiegati nella rete logistica in Germania hanno deciso per uno sciopero di 48 ore. L’obiettivo della mobilitazione è quello di chiedere al gruppo maggiore chiarezza in merito alle modalità di gestione della crisi sanitaria.
48 ore di stop per la logistica tedesca di Amazon
“Good and healthy work” è il motto scelto dall’unione sindacale Verdi per promuovere l’iniziativa, messa in campo dopo che alcuni dipendenti di magazzini e centri di distribuzioni sono stati trovati positivi a COVID-19. Interessati i siti di Leipzig, Bad Hersfeld, Rheinberg, Werne e Koblenz. Il colosso dell’e-commerce ha rispedito al mittente le accuse, ricordando che il mese scorso ha annunciato un maxi-investimento da ben 4 miliardi di dollari finalizzato proprio a incrementare la sicurezza dei suoi collaboratori nel mondo, tra le altre cose per dotarli di mascherine e per l’acquisto di dispositivi dedicati al controllo della temperatura corporea.
Focalizzando in particolare l’attenzione sul territorio tedesco, che per la società rappresenta il secondo più importante mercato al mondo dopo gli Stati Uniti, stando a quanto reso noto da un portavoce da febbraio l’azienda ha ordinato 470 milioni di bottigliette di disinfettante, 21 milioni di paia di guanti, 19 milioni di mascherine o altre protezioni per il viso e 39 milioni di scatole contenenti salviette lavamani.
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Non è il primo sciopero indetto dai dipendenti Amazon e dai loro rappresentanti in Germania. Negli ultimi anni i lavoratori hanno già incrociato le braccia in diverse occasioni chiedendo un più adeguato trattamento economico e migliori condizioni.