Era la fine dello scorso marzo quando i vertici di Amazon annunciavano Cloud Drive , la piattaforma per l’archiviazione di file musicali tra i vasti cieli del cloud computing . Una vera e propria pioggia sonica, a partire dai 5 GB di spazio gratuito inizialmente offerti a tutti gli utenti del retailer statunitense.
Inizialmente disponibile sul web e sui dispositivi basati su Android, il servizio Cloud Drive – insieme al cosiddetto Cloud Player – è stato ora introdotto sui tablet di Apple iPad . Ma non si tratta dell’unica novità annunciata dalla società guidata da Jeff Bezos: tutti gli utenti potranno ora fruire di un accesso illimitato allo stesso servizio di Amazon.
Svelata dunque la tariffa di base prevista dal retailer a stelle e strisce: con appena 20 dollari all’anno, gli utenti potranno ottenere 20 GB di spazio libero e soprattutto il caricamento illimitato di brani in formato MP3 e AAC . Gli utenti che vorranno limitarsi ai 5 GB iniziali potranno continuare a non pagare per avere accesso alla piattaforma.
Quella di Amazon è evidentemente una mossa dettata dall’esigenza di sbaragliare l’agguerrita concorrenza. In effetti, il servizio Google Music limita i suoi utenti al caricamento di 20mila canzoni. Mentre Amazon di limiti numerici non ne ha posti. Apple permetterà invece ai suoi utenti di archiviare fino a 25mila brani attraverso il servizio iTunes Match .
In sostanza, ci si affiderà al servizio automatico di iTunes invece che caricare fisicamente i brani. Al prezzo annuale di 25 dollari . Amazon sembra dunque già intenzionata a competere sul prezzo con Apple, che dovrebbe lanciare entro l’autunno il già annunciato marchio iCloud. La guerra sulle nuvole è appena iniziata.
Mauro Vecchio