Le previsioni e i rumour circolati intorno all’evento di Amazon sono state confermate ieri a New York: l’azienda ha presentato ufficialmente Kindle DX, il nuovo e-book reader che diventa il terzo esemplare della serie. Confermate anche le caratteristiche annunciate: Kindle DX è dotato di uno schermo più grande, del supporto nativo ai file PDF e di una memoria molto più capiente. Unica delusione, secondo il parere di molti, è il prezzo: sono ben 130 i dollari in più rispetto al prezzo di Kindle 2.
Come già annunciato ieri, Kindle DX è caratterizzato soprattutto da un nuovo form factor. Un cambio più che necessario, viste le numerose critiche ricevute dal predecessore Kindle 2 in fatto di grandezza del display. Il nuovo dispositivo ha uno schermo da 9,7 pollici con una risoluzione pari a 1200 x 824 pixel, una densità di 150 dpi e 16 tonalità di grigi. È molto sottile e, a detta di chi ha potuto provarlo in anteprima, sembra garantire una buona ergonomia grazie anche allo strato di alluminio posto sul retro del dispositivo.
Amazon ha ampliato ulteriormente la memoria a disposizione dell’utente, dotando Kindle DX di una capacità complessiva di 3,3GB, utile a contenere sino a 3500 libri in formato digitale. A completare la lista delle feature del dispositivo, il modulo wireless 3G basato sulla tecnologia EVDO di Sprint, l’accelerometro che permette di passare dalla modalità portrait a quella landscape ed un’autonomia di 4 giorni consecutivi in modalità wireless. Numerosi i tipi di file compatibili con il dispositivo: oltre al già citato e tanto atteso supporto per i.pdf e al formato proprietario di Amazon, il nuovo Kindle supporta file txt, aax, mp3, mobi, prc, html, doc, rtf, jpeg, gif, png, nonché i file bmp appositamente convertiti.
Nonostante lo schermo del nuovo dispositivo non sia touch screen, poiché a detta di Amazon un display dotato di tale capacità inficierebbe la definizione dello schermo, sul nuovo dispositivo è stata confermata la tanto discussa funzionalità text-to-speech, che ha messo in serio imbarazzo Amazon prima con gli editori, poi con le associazioni di consumatori. In questo caso il Kindle maggiorato sembra non voler ripetere il burrascoso percorso del suo più stretto predecessore: la funzionalità text-to-speech è utilizzabile solo ed esclusivamente in presenza del consenso di chi detiene i diritti dell’opera.
Oltre al già citato supporto a livello accademico, scaturito dall’accordo con ben sei università statunitensi, durante la conferenza stampa Amazon ha annunciato di aver raggiunto nuove partnership volte a portare sempre più contenuti di orientamento accademico per il nuovo dispositivo: in tal senso sembra essere molto rilevante l’accordo con tre dei maggiori editori di libri di testo statunitensi, ovvero Cengage Learning, Pearson e Wiley, a cui viene attribuito ben il 60 per cento dell’intero settore dell’editoria didattica. Comunque Kindle DX è stato definito dall’azienda come lo strumento ideale per la lettura non solo di libri digitali, ma anche di quotidiani. In seguito alle nuove alleanze strette dall’azienda, su Kindle DX approderanno a prezzo ridotto i contenuti di tre dei più importanti quotidiani statunitensi, ovvero il New York Times, il Boston Globe e il Washington Post.
L’unica, vera, nota dolente è senz’ombra di dubbio quella del prezzo, che forse spiega il motivo per cui Amazon abbia deciso di denominare il nuovo device Kindle DX: il dispositivo sarà venduto a partire da quest’estate al prezzo di circa 490 dollari (370 euro), un prezzo giudicato eccessivo in rapporto alle nuove funzionalità offerte rispetto al modello precedente. Un fattore da non sottovalutare, quello del prezzo, proprio dal momento che Kindle DX mira maggiormente ad un pubblico fatto di studenti. Subito dopo la presentazione ufficiale, in molti si sono chiesti quanti sarebbero disposti a sborsare 500 dollari per un dispositivo sul quale gravano ulteriori costi, tra acquisto di libri e sottoscrizioni varie.
Vincenzo Gentile