Amazon ha presentato un nuovo dispositivo frutto del lavoro dei suoi laboratori di sviluppo, che punta ad assumere il ruolo di assistente vocale domestico: Echo.
Il nuovo dispositivo, che somiglia ad un tubo di palline da tennis, potrebbe essere il risultato degli ultimi investimenti cospicui su Lab126, che erano stati legati al prossimo arrivo di dispositivi sviluppati per diventare parte integrante delle abitazioni connesse degli utenti. In quel caso, tuttavia, si parlava più strettamente di servizi come Nest di Google e HomeKit, mentre Echo è più attinente al panorama mobile che a quello della domotica .
Già in vendita negli Stati Uniti con un prezzo di 199 dollari (99 per gli abbonati Prime di Amazon), Echo promette di rispondere alle domande degli utenti (che siano sul tempo o sulla loro agenda quotidiana), di permettere l’accesso ad un’ampia biblioteca musicale (che diffonde grazie a un altoparlante di alta qualità) o di aiutare nel fare la spesa (naturalmente online) e di tenere memoria degli impegni della giornata. Inoltre essendo appositamente progettato, sempre accesso e dotato di microfoni e della tecnologia Far-field voice recognition , è in grado di sentire una voce dall’altra parte della stanza e mettersi all’opera appena viene pronunciata la parola di attivazione.
Si tratta di una differenza significativa rispetto ad altri analoghi assistenti vocali attualmente sul mercato (Google Now, Siri e Cortona in primis): a meno di particolari personalizzazioni (come fa Motorola sul Moto X per esempio, o come fa Apple da iOS 8 in avanti quando l’apparecchio è collegato a una WiFi e all’alimentatore), Echo ha il vantaggio di offrire un device sempre in ascolto, eliminando quindi la necessità di sbloccare il proprio dispositivo per accedere al maggiordomo virtuale che di fatto ne limita di molto l’utilità. Inoltre con gli assistenti da dispositivi mobile entra in competizione tramite la sua app apposita, che sarà disponibile per Fire OS ed Android, ed il servizio via browser accessibile da desktop e iOS.
Per quanto possa sembrare interessante, comunque, il reale successo di Echo sarà indissolubilmente legato alla qualità dell’intelligenza artificiale e dei dati cui accede nell’assistere gli utenti. Per quanto riguarda informazioni meteo e news si parla di diverse fonti, tra cui radio locali, NPR, ESPN, mentre per quanto riguarda la musica si parla naturalmente di Amazon Music Library, ma anche di Prime Music, TuneIn e iHeartRadio. Più complicata la questione delle informazioni fornite: Echo sembra accedere solo a Wikipedia, anche se per il futuro si parla di aggiornamenti, nuove funzioni e nuovi servizi.
Resta da comprendere come Echo si inserisca nel discorso più ampio avviato da Amazon per l’hardware: la divisione del negozio digitale che se ne occupa non offre ancora risultati finanziari confortanti (lo scivolone dello smartphone Fire è ancora lungi dall’essere stato ammortizzato), ma secondo molti osservatori anche questo device sarebbe legato alla volontà di Amazon di legarsi a doppio filo agli acquisti effettuati tutti i giorni dalle famiglie. L’obiettivo, insomma, sarebbe certamente quello già perseguito da Amazon con Dash, lo strano device con lettore codice a barre, microfono e collegamento con il servizio di spesa online Amazon Fresh che è stato presentato ad aprile. In questo senso assume un’importanza strategica le funzionalità che permettono ad Echo di fungere da agenda, per appuntare le cose da fare ed assistere nella stesura della lista della spesa.