La Federal Aviation Administration (FAA), l’organismo che negli Stati Uniti monitora e vigila sui cieli, ha rilasciato ad Amazon un permesso speciale per sperimentare l’utilizzo commerciale dei suoi droni volanti pensati per il trasporto di pacchi.
Nonostante la normativa statunitense sembra porre seri limiti alle capacità di utilizzo di droni come trasportatori, vigente in particolare il divieto di “lasciar cadere” oggetti (proibizione che incarna la paura del legislatore a stelle e strisce di vedere gli UAV utilizzati per trasportare armi o addirittura sganciare bombe), dunque, lo store digitale di Jeff Bezos è riuscito a far approvare la sperimentazione dei suoi dispositivi volanti, sviluppati nel programma Prime Air con l’obiettivo di impiegarli per le consegne.
Naturalmente vi saranno diverse limitazioni : non potranno superare i 400 piedi di altezza, i voli dovranno essere tutti di giorno e in condizioni meteorologiche che ne permettano la visibilità. Inoltre il UAV dovrà rimanere sempre in contatto visivo con il suo pilota, che da parte sua dovrà avere la relativa patente ed un certificato medico ad hoc.
Ma non basta: il permesso concesso dall’FAA impone ad Amazon di condividere mensilmente i dati raccolti nella sperimentazione ed in particolare il numero di voli condotti, le ore di servizio dei piloti ed eventuali malfunzionamenti software o hardware degli UAV.
Claudio Tamburrino