Open source: Amburgo ha deciso, basta con Microsoft

Amburgo saluta Microsoft e abbraccia l'open source

La città tedesca ha deciso: per il futuro adotterà software e soluzioni open source, anche per quanto riguarda l'ambito dell'intelligenza artificiale.
Amburgo saluta Microsoft e abbraccia l'open source
La città tedesca ha deciso: per il futuro adotterà software e soluzioni open source, anche per quanto riguarda l'ambito dell'intelligenza artificiale.

L’amministrazione di Amburgo ha deciso di abbracciare l’open source. La conferma in un documento da 200 pagine pubblicato nei giorni scorsi (ma non ancora firmato) e stilato dalla coalizione che vede governare Verdi e Spd. Una dichiarazione d’intenti attraverso la quale vengono programmati gli step di sviluppo per i prossimi cinque anni. All’orizzonte l’abbandono delle soluzioni proposte da Microsoft fin qui adottate.

La svolta di Amburgo verso l’open source

Una mossa del tutto simile a quella ufficializzata a inizio maggio da un’altra importante città tedesca, Monaco (con una decisione simile a quella già presa nel 2013 e poi ribaltata), anch’essa guidata dalle stesse forze politiche. Lo stesso hanno fatto di recente altre realtà pubbliche in Germania come quelle di Dortmund e Brema così come gli stati di Turingia e Schleswig-Holstein.

Tornando ad Amburgo, Farid Mueller dei Verdi ha espresso soddisfazione per l’accordo raggiunto, sottolineando la volontà di adottare sempre più soluzioni di tipo open nella Pubblica Amministrazione e di compiere un ulteriore passo impegnandosi direttamente nella scrittura di nuovo codice, sempre con un approccio aperto e collaborativo. Una visione che secondo l’esponente dovrà caratterizzare anche le tecnologie legate all’ambito dell’intelligenza artificiale così che la collettività possa godere dei benefici connessi all’impiego degli algoritmi più avanzati permettendo al tempo stesso a chiunque di comprenderne appieno il funzionamento e sgombrando il campo da qualsiasi rischio di abuso in termini di privacy o gestione dei dati.

Il gruppo di Redmond è intervenuto sulla questione attraverso le pagine del sito locale Heise, affermando che l’azienda non interpreta decisioni di questo tipo come un attacco a Microsoft, considerando anche le iniziative messe in campo negli ultimi anni dall’azienda su questo fronte e come i suoi vertici abbiano definito un errore la posizione assunta in passato nei confronti dell’open source.

Fonte: ZDNet
Link copiato negli appunti

Ti potrebbe interessare

Pubblicato il
8 giu 2020
Link copiato negli appunti