Sono diverse le novità annunciate negli scorsi giorni da AMD, a partire dall’introduzione di due nuove CPU desktop della famiglia Phenom II X4 per finire all’annuncio dei futuri modelli di Opteron con 6, 8, 12 e 16 core.
Partiamo dall’annuncio che più interessa gli utenti consumer, e in special modo hardcore gamer e appassionati di overclocking. Si tratta dell’introduzione dei nuovi processori Phenom II X4 955 Black Edition a 3,2 GHz e Phenom II X4 945 a 3 GHz. Come tradizione, l'”X4″ denota la presenza di quattro core e “Black Edition” identifica una CPU con moltiplicatore di frequenza sbloccato, dunque liberamente overcloccabile.
Entrambi i processori hanno 128 KB di cache L1 (equamente suddivisa tra dati e codice) per ciascun core, 512 KB di cache L2 per singolo core (per un totale di 2 MB), 6 MB di cache L3 condivisa, un’interfaccia HyperTransport a 4 GHz, un consumo massimo di 125 watt e un socket AM3 . Va ricordato che i processori con socket AM3 sono compatibili con la piattaforma AM2+, dunque non costringono gli utenti a gettare via la propria scheda madre con memorie DDR2. A tal proposito va per altro sottolineato che, secondo i benchmark, la differenza di performance tra una piattaforma e l’altra è attualmente molto ridotta , e quasi mai giustifica il costo dell’upgrade alle memorie DDR3.
Il Phenom II X4 955 Black Edition è accompagnato da AMD OverDrive 3.0 , una suite di programmi che semplificano l’overclocking e lo rendono alla portata degli utenti meno esperti. Tra le novità della nuova versione della suite vi è Memory Profile , che permette di creare profili personalizzati per l’overclocking della memoria DDR3 in modo da semplificare e velocizzare l’ottenimento delle massime performance, e Smart Profiles , che regola automaticamente le performance in base all’applicazione, in modo da beneficiare delle massime prestazioni oppure di un funzionamento più silenzioso.
Alcuni laboratori hardware sono riusciti a spingere il clock del 955 fin quasi a 7 GHz , ma per ottenere tali velocità è necessario utilizzare meno usuali sistemi di raffreddamento a liquido. AMD ha spiegato che la maggior parte degli utenti dovrebbe riuscire a portare la propria CPU fino a 3,8 GHz utilizzando dissipatori convenzionali , ma va ricordato che nell’overclocking la fortuna gioca un ruolo fondamentale: tra i laboratori che hanno testato il Black Edition 955, infatti, c’è chi è riuscito a stabilizzarlo senza sforzo oltre i 4 GHz e chi si è invece dovuto fermare a 3,6 GHz.
Una guida all’overclock del nuovo Phenom II Black Edition è stata pubblicata qui da Ian McNaughton, senior manager of advanced marketing di AMD.
Secondo i risultati dei primi test pubblicati ieri da diversi siti, le performance generali del 955 si avvicinano, ma ancora non eguagliano, quelle dei Core i7 di Intel: molti recensori sono però concordi nel dire che la nuova CPU top di gamma di AMD fornisce un rapporto prezzo/prestazioni di tutto interesse.
Con il lancio dei nuovi Phenom II, AMD ha colto l’occasione per aggiornare anche la propria piattaforma desktop Dragon , che oltre ai chipset 7-Series ora comprende la giovane scheda grafica ATI Radeon HD 4890 . Martedì, in occasione del sesto anniversario dalla nascita di Opteron , AMD ha fatto luce sulla propria roadmap server, annunciando le prossime generazioni di Opteron e presentando la seconda versione della propria Direct Connect Architecture 2.0. Nonostante la crisi economica, AMD ha affermato che intende accelerare l’implementazione della propria roadmap , moltiplicando rapidamente il numero dei core delle proprie CPU e portandolo a 16 entro la fine del 2011 .
Il primo Opteron ad integrare più di 4 core sarà l’ormai ben noto Istanbul , di cui il produttore di Sunnyvale ha confermato il lancio per giugno. Questo nuovo chip promette un aumento delle prestazioni fino al 30 per cento senza alcun incremento dei consumi energetici sulla medesima piattaforma degli attuali processori Opteron quad-core.
Nel 2010 AMD ha poi in previsione il lancio dell’ Opteron 6000 Series (nome in codice Magny-Cours ), che includerà modelli a 8 e a 12 core. Indirizzato ai server con 2 o 4 processori, l’azienda afferma che questo processore sarà l’ideale per soluzioni database e di calcolo altamente virtualizzate. La serie 6000 farà il suo debutto sul socket G34 e “correrà” sulla piattaforma Maranello .
Nello stesso anno debutterà anche la serie 4000 (nome in codice Lisbon ), dedicata invece ai server a singolo e doppio processore e alle applicazioni di cloud computing e web server virtualizzati. Il lancio della serie 4000 avverrà insieme a quello del socket C32 e della piattaforma San Marino .
Il 2011 sarà invece l’anno di Interlagos , un Opteron a 12 e 16 core basato sul core Bulldozer e prodotto con tecnologia di processo a 32 nanometri. Questo processore farà ancora parte della piattaforma Maranello. Sempre nel 2011 AMD lancerà Valencia , una CPU a 6 e 8 core anch’essa basata su tecnologia di processo a 32 nm ma parte della piattaforma San Marino.
“Negli ultimi sei anni AMD ha trasformato il settore dei server x86 in ciò che è oggi, grazie al processore AMD Opteron portando nel tempo significativi incrementi di performance per watt. Nel 2010 e nel 2011 AMD riuscirà a garantire guadagni prestazionali senza precedenti tenendo fede al proprio impegno nei confronti del risparmio e dell’efficienza energetica. Attualmente stiamo lavorando a nuovi processori destinati a fornire prestazioni 35 volte superiori rispetto al primo processore single-core AMD Opteron presentato nel 2003” ha affermato Patrick Patla, vicepresidente e responsabile della piattaforma server e workstation di AMD.
AMD ha infine presentato la Direct Connect Architecture 2.0 , seconda generazione della propria architettura multicore: questa tecnologia integrerà inizialmente fino a 12 core e, secondo AMD, garantirà livelli superiori di memoria e capacità I/O, offrirà performance di virtualizzazione quasi native e metterà a disposizione un’ampia gamma di modelli, così da soddisfare le diverse esigenze di potenza e risparmio energetico delle aziende.
“AMD ritiene che si stia verificando un forte cambiamento nella percezione del valore da parte dei clienti” si legge in un comunicato diffuso dall’azienda. “Questo fatto influenza la trasformazione del mercato server: da un lato il segmento high-end si sta spostando verso prestazioni ed espansibilità, dall’altro la virtualizzazione determina una maggiore necessità di core e di scalabilità. Nel segmento inferiore del mercato, invece, secondo AMD la gestione energetica e il valore complessivo sono i driver principali per il cloud-computing e gli ambienti ultra-densi che richiedono una più elevata efficienza elettrica”.
Alessandro Del Rosso