Dopo un periodo piuttosto grigio , Advanced Micro Devices prova risalire la china con l’aiuto della micro-architettura Bulldozer e dell’APU Llano. Soluzioni pensate per contrastare Intel nei segmenti mainstream e server. Il prossimo aprile, AMD inizierà la produzione in volumi delle CPU Zambezi, dedicate prevalentemente ai PC desktop, ed entro luglio sarà possibile mettere le mani anche sul progetto Fusion che strizza l’occhio anche a notebook e ultrasottili.
La proposta AMD Fusion, conosciuto come Llano, conferma un insidioso ritardo sulla tabella di marcia. Per farsi perdonare questi sette mesi di attesa ulteriore, spesi per aggiustare il tiro, l’Accelerated Processing Unit arriverà in diverse versioni: un modello dual-core con TDP di 65 watt, nome in codice Winterpark, e un paio di chip da tre-quattro core chiamati Beavercreek, con un Thermal Design Power che oscillerà tra 65 e 100 watt.
Entro la fine del 2011 le varianti dell’APU appartenente alla piattaforma Sabine , dovrebbero comunque salire a sette. Sebbene non vi siano ancora punti di riferimento sulle differenze prestazionali di questi modelli, AMD lascia intendere che i prezzi varieranno in modo significativo da Llano a Llano.
Come noto , Llano integra la GPU nello stesso die della CPU a 32nm. Il processore, che lavora con 1MB di cache L2 per ogni core, senza cache L3, può gestire frequenze di 3GHz o superiori. La GPU integrata, derivata dalle Radeon HD 5000, supporta invece le DirectX 11 e include anche l’UVD 3.0 per la gestione dei contenuti video in alta definizione.
La produzione della CPU Zambezi da 32 nanometri, incentrata su Bulldozer, partirà invece puntuale nel mese di aprile. Inizialmente, AMD ha intenzione di presentare soluzioni da 8 core e 8MB di cache L3, per poi aggiungere nel listino i 6 e i 4 core. La cache L3 della versione quad-core dovrebbe fermarsi a 4 MB. In questo caso il TDP spazierà tra 95 e 125 watt.
Tutti i processori supporteranno la tecnologia TurboCore 2.0, il controller di memoria DDR3 dual-channel fino a 1866 MHz e le schede madri AM3 attuali. Ma l’architettura Bulldozer, non sarà utilizzata solamente per questo progetto. Proprio questa settimana si attende una presentazione dell’APU Orochi , soluzione di fascia alta destinata ad utilizzi server, su socket C32.
Nel frattempo, AMD già pensa all’evoluzione dell’architettura, provvisoriamente chiamata Bulldozer “NG” e che dovrebbe arrivare tra il 2013 e il 2014. A quanto pare , l’aggiornamento integrerà nuove estensioni ed elementi storicamente contenuti nei chipset, come i controller input-output. La meta finale è quella di spingere maggiormente sul concetto di “fusione”, portando i core eterogenei anche nel mondo server.
Roberto Pulito