Le difficoltà industriali di AMD, il secondo chipmaker al mondo, si stanno riflettendo sulle scelte di ristrutturazione operate dal management. I vertici aziendali hanno appena confermato che il 10 per cento della forza lavoro globale di AMD dovrà essere licenziata.
In particolare i tagli riguardano 1.680 lavoratori su 16.800, una operazione con cui AMD cerca di contenere le perdite: le sue entrate per il primo trimestre dell’anno ci si aspetta che siano almeno del 15 per cento più basse rispetto al trimestre precedente, più di quel -7 per cento preconizzato dalla stessa AMD.
Nel trimestre precedente AMD ha registrato perdite di 1,77 miliardi di dollari, in buona parte legati all’acquisizione di ATI.
Tra i problemi citati dagli esperti le difficoltà tecniche che hanno costretto al rinvio del lancio di prodotti di punta e il rallentamento del mercato desktop, dove AMD in passato aveva guadagnato importanti quote di mercato ai danni di Intel.