Dopo aver proposto un’alternativa economica alla connessione Thunderbolt e agli Ultrabook , AMD continua a cercare soluzioni anti-Intel. In questo momento l’azienda anche cambiato politica sulle alleanze e sta cercando tecnologie di terze parti da integrare nei suoi prodotti.
La voci degli ultimi giorni suggeriscono che AMD potrebbe addirittura scegliere di diventare un cliente di ARM Holdings, per realizzare dei System-on-Chip. Il designer inglese, arrivato a produrre CPU a 64Bit, è uno dei “nuovi” nemici da battere ma i sui famosi chip potrebbero tornare utili per entrare di prepotenza nel mercato mobile, fatto di dispositivi a basso consumo che navigano su reti 4G/LTE. Nel frattempo Advanced Micro Devices ha avviato una partnership con IBM per la produzione delle prossime APU Trinity .
In questo periodo di ripensamenti l’azienda ha anche messo un punto sul numero di core per i processori da server. Il chip Abu Dhabi che uscirà nel 2013 avrà solo 16 core, esattamente come gli Opteron in uscita quest’anno. I server in questione, basati su processori con architettura “Piledriver”, sono in fase di riprogettazione ma il portavoce AMD spiega che i carichi di lavoro verranno gestiti in altri modi, utilizzando ad esempio i processori grafici.
Le GPU restano un elemento chiave in tutta la tabella di marcia AMD e nei prossimi due anni si lavorerà per spingerle in molti più settori. La ricetta delle APU (Accelerated Processing Unit) verrà affinata fino ad arrivare all’architettura eterogenea (HSA) dove CPU e GPU saranno completamente integrate, senza più conservare copie degli stessi dati in spazi di memoria differenti. Il sistema permette agli sviluppatori di programmare con facilità le APU, trasformate in veri e propri SoC.
La APU in uscita quest’anno sono Trinity, Brazos 2.0 e Hondo. La prima andrà a sostituire Llano in campo “mainstream”, il Brazos per il settore “essential” avrà un core Bobcat di seconda generazione, mentre Hondo sarà una APU “fanless” pensata appositamente per un debutto sui tablet.
Nel 2013 le categorie mainstream, essential e fanless saranno rispettivamente occupate da soluzioni a 28nm come Kaveri, Kabini e Tamesh. La collaudata architettura Piledriver verrà sostituita da Indus e Kerala, mentre i core Jaguar di nuova generazione prenderanno il posto dei Bobcat. Dato che questi modelli faranno a meno del controller di memoria e sottosistema I/O, si inizierà a parlare seriamente di Heterogeneous Systems Architecture .
La roadmap delle future CPU di fascia alta non impressiona altrettanto. L’azienda di Sunnyvale AMD lancerà i nuovi processori desktop della serie FX-chip, nome in codice Vishera. I processori, basati sul performante core Piledriver proporranno fino ad otto core, e nel 2013 AMD si ritroverà a competere con gli agguerriti Ivy Bridge Intel.
Roberto Pulito