AMD e Intel, trimestrale OK

AMD e Intel, trimestrale OK

I numeri sono positivi per entrambi i pesi massimi delle CPU. Ma entrambi annunciano un ultimo trimestre del 2016 potenzialmente complicato
I numeri sono positivi per entrambi i pesi massimi delle CPU. Ma entrambi annunciano un ultimo trimestre del 2016 potenzialmente complicato

Milano – Sorprendono i numeri di AMD , un po’ meno quelli di Intel , ma sono entrambi positivi: le trimestrali annunciate dai due produttori di CPU (e non solo) per la terza frazione del 2016 superano in entrambi i casi le previsioni degli analist , e dunque le loro aspettative, ma non sono tutte rose e fiori. Wall Street storce la bocca davanti alle prospettive delle due aziende per l’ultimo quarto dell’anno, che in entrambi i casi sembra sia destinato a segnare un rallentamento nei conti.

Partiamo da AMD, che tra le due è quella che mette a segno il colpo di scena principale: i conti del Q3 2016 sono ormai saldamente in nero , con somma soddisfazione dei vertici, soprattutto grazie alle performance di un business che Sunnyvale ha varato qualche anno fa e che ha preso rapidamente piede. Ovvero la produzione di chip su misura per le console videoludiche (+31 per cento). La crescita del mercato di PS4 e Xbox One si riflette positivamente sui conti di AMD, e ciò permette di raccogliere addirittura 27 milioni di dollari di utile per questo trimestre (3 centesimi per azione).

Bene vanno anche le GPU della serie Polaris (+9 per cento), soprattutto quelle di fascia alta, che aiutano a far segnare questo bel risultato, e bene vanno anche le ALU: più scadente la performance delle CPU e dei chipset per PC desktop e laptop, ma in quel caso è l’intero comparto a rallentare e dunque AMD non può neppure lamentarsi troppo in questo senso. Le cifre sarebbero potute essere anche superiori se non ci fosse stata di mezzo l’ennesima tranche dei pagamenti dovuti da AMD a Globalfoundries , ovvero la società nata dalla separazione tra il design e le fonderie che i chip li producono fisicamente, e con la quale l’azienda di Sunnyvale continua a mantenere in essere un rapporto privegiato.

“I nostri risultati finanziari del terzo trimestre mettono in luce i processi che stiamo facendo”: sono le parole di Lisa Su, che di AMD è presidente e CEO, che si dice anche ottimista rispetto al prosieguo per tutto il 2017 che dovrebbe vedere anche finalmente il debutto della nuova piattaforma Zen su cui la sua azienda ripone molte speranze. Peccato che nel Q4 sia comunque previsto un rallentamento, nell’ordine del 15-18 per cento, che non dovrebbe comunque inficiare un risultato positivo su base annuale. L’idea comunque non pare essere stata gradita a Wall Street , ma in questo caso si tratta probabilmente più di speculazioni che di reale sostegno al marchio e al suo piano industriale.

Discorso simile può essere fatto per Intel, che fa segnare buoni numeri superiori alle aspettative ma che deve far fronte a spese crescenti per la sua ristrutturazione , sebbene ci siano importanti conferme dai settori tradizionalmente più forti del chipmaker. Sono infatti i prodotti datacenter a far segnare una robusta crescita del 10 per cento anno su anno, ma bene vanno anche i prodotti PC che comunque fanno un passo avanti del 5 per cento rispetto al 2015 in un contesto di mercato non proprio esaltante.

Crescono bene anche le scommesse per il futuro, come la divisione che si occupa di Internet of Things che piazza un +19 per cento rispetto al 2015: l’unico problema qui è che stiamo parlando di un fatturato da 690 milioni di dollari, contro i quasi 9 miliardi delle CPU consumer e i 4,5 miliardi dei datacenter. Insomma, l’IoT cresce ma non abbastanza in fretta : questa è senza dubbio una questione sulla quale concentrarsi per il prosieguo, visto che è essenziale per Santa Clara velocizzare il decollo di queste parti del suo business per non scontentare gli analisti.

Anche per Intel il Q4 sarà a rilento: risultato piatto rispetto al Q3, in controtendenza col passato visto che di solito il trimestre natalizio vede comunque una crescita legata all’aumento delle vendite dei prodotti consumer in concomitanza con le festività. È un problema che gli analisti di Wall Street hanno individuato e che pone qualche preoccupazione in capo per il prosieguo: parliamo comunque sempre di numeri tutti positivi , ma la Borsa pretende la crescita continua . È il capitalismo, bellezza.

Luca Annunziata

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Pubblicato il
21 ott 2016
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