Dopo aver debuttato sulle CPU “FX” per sistemi desktop performanti, la microarchitettura Piledriver arriva ora a equipaggiare i nuovi processori AMD Opteron 6300 per server in configurazione singola o multi-socket. Il confronto, neanche a dirlo, si gioca soprattutto sui risparmi energetici.
Gli Opteron 6300 di AMD con cuore Piledriver (nome in codice Abu Dhabi ) vengono commercializzati come un upgrade progressivo dei precedenti Opteron con microarchitettura Bulldozer, con lo stesso TDP e una scelta che comprende 10 diversi prodotti da 8, 12 e 16 core.
La frequenza di processore base varia dagli 1,8 GHz della CPU Opteron 6366 HE ai 2,8 GHz dell’Opteron 6386 SE, anche se tutte le CPU sono in grado di modificare dinamicamente il proprio clock in base al carico di lavoro con una maggiore efficienza energetica che AMD quantifica nel 40 per cento.
Le altre caratteristiche delle nuove CPU includono il supporto a quattro canali di memoria DDR3 (1.866 MHz), con una quantità di RAM massima indicizzabile di 1,5 Terabyte in configurazioni dotate di quattro socket di processore; 1 Megabyte di memoria cache di secondo livello per ogni core di processore (16 MB per la cache di terzo livello disponibile alla CPU nella sua interezza); quattro link Hypertransport 3.0 ognuno capace di sostenere 6,4 gigatransfer al secondo.
AMD commercializza i nuovi Opteron come processori ideali per i server e i sistemi ad alte prestazioni, inclusi “giganti” del calcolo in configurazione HPC (High Performance Computing) e supercomputer. Fra i primi partner ad adottare gli Optern 6300 vi è appunto Cray nei supercomputer delle serie XE6 e Cray XE6m .
Stando alla roadmap comparsa online , infine, la microarchitettura Piledriver avrebbe spinto AMD a cambiare in maniera sensibile la propria strategia tecnologica e commerciale per il prossimo futuro: Piledriver dovrebbe essere alla base anche delle nuove CPU previste al debutto nel 2013, mentre la successiva generazione nota come Steamroller salterà un giro.
Alfonso Maruccia