La notizia non è di quelle di attese: Dirk Meyer, CEO di AMD, lascia il proprio incarico dirigenziale. Una commissione di ricerca diretta da Bruce Claflin avrà il compito di trovare il nuovo amministratore delegato. Nel frattempo, la carica sarà ricoperta dal vicepresidente e direttore finanziario dell’azienda, Thomas Seifert.
Il cambio al vertice del chipmaker statunitense sembra essere una decisione del consiglio di amministrazione , che ha concordato con l’ormai ex-CEO la scelta di rassegnare le dimissioni. I meriti di Meyer non sono in discussione, fa sapere lo stesso Claflin: “Dirk è stato nominato CEO in un periodo di difficoltà. Ha stabilizzato AMD e, contemporaneamente, ha portato a termine iniziative strategiche come il lancio di Globalfoundries, raggiunto un accordo favorevole con Intel e diffuso la prima linea di APU commerciali”. Tuttavia, prosegue Claflin, il consiglio di amministrazione crede nell’opportunità di aumentare il valore degli azionisti nel tempo, operazione che richiede una crescita significativa dell’azienda, la leadership sul mercato e la produzione di introiti finanziari maggiori. Per raggiungere tutti questo obiettivi il management di AMD crede sia necessario un cambio al vertice .
Nonostante AMD si trovi ancora in una posizione di inferiorità rispetto al primato di Intel, sono in molti a giudicare positivo l’operato di Meyer. Kevin Cassidy, analista presso Stifel Nicolaus, sostiene che l’ex-AD abbia compiuto un buon lavoro imprimendo all’azienda una direzione diversa, invece di competere testa a testa con Intel.
La decisione del consiglio di amministrazione ha colto di sorpresa gli osservatori , soprattutto dopo il successo della presentazione all’ultimo CES di Brazos , la prima piattaforma commerciale derivata dall’ambizioso progetto di fusione tra processore centrale (CPU) e componente grafica discreta (GPU), avviato 4 anni fa. “Dopo essere stato al CES, ho pensato che l’azienda si fosse comportata davvero bene” afferma Charles King, analista presso Pund-IT Research. “Ma suppongo – prosegue – che le cose non fossero tutte positive al quartier generale di AMD”.
Come notano gli esperti, il successo forse più significativo segnato dalla gestione Meyer riguarda lo spinoff di The Foundry Company , con il quale si è proceduto allo scorporo delle fabbriche di chip da AMD.
L’improvviso congedo di Meyer dalla direzione dell’azienda ha generato grande perplessità tra gli analisti di Wall Street. E c’è chi sostiene che le vere ragioni delle dimissioni dipendano dai contrasti intercorsi tra l’ex-CEO e il consiglio degli investitori .
Cristina Sciannamblo