Dopo la presentazione ufficiale alcuni mesi or sono , AMD ha ora annunciato i primi produttori OEM che hanno in programma la commercializzazione di sistemi basati sulle APU Bristol Ridge e la piattaforma AM4. La novità è significativa soprattutto in quest’ultimo caso, ed è destinata ad accompagnare gli utenti anche nel prossimo futuro.
L’architettura Bristol Ridge si declinerà sotto forma di APU di settima generazione, con configurazioni sia a quattro che due core di CPU e GPU derivate dal chip Radeon R7 (o R5 per i prodotti meno potenti); disponibile anche una CPU “pura” (Athlon X4 950) che necessiterà di una GPU esterna per poter funzionare, mentre i primi produttori OEM che supporteranno i nuovi chip includono Lenovo e HP .
Secondo AMD, la versione più performante delle nuove APU (A12-9800) è in grado di offrire il 17 per cento di performance computazionali in più rispetto al chip Intel Core i5-6500T di Intel; l’incremento è poi del 99 per cento prendendo in considerazione i benchmark (3DMark 11) delle capacità della GPU integrata.
Bristol Ridge rappresenta il canto del cigno della microarchitettura x86 Bulldozer e del processo produttivo a 28nm di Sunnyvale, ma la piattaforma AM4 si fa portatrice di novità architetturali da tempo attese in casa AMD nelle sue varie declinazioni di chipset in ambito enthusiast (ancora da annunciare), mainstream (B350), essential (A320) e di piccolo formato (X/B/A300).
Il socket AM4 integra il supporto per lo standard di memoria DDR4, il bus PCI Express 3.0, il protocollo di comunicazione NVMe (per lo storage ad alta velocità) e alto ancora, ed è compatibile sia con le APU Bristol Ridge che con i prossimi chip Zen di cui tanto si chiacchiera in questi mesi.
Alfonso Maruccia