Quali fattezze ha il cloud computing quando ad implementarlo è un produttore di CPU e di GPU come AMD ? Semplice: quelle di un potentissimo supercomputer composto da un migliaio di CPU e GPU. Lo scopo? Sparare ai dispositivi connessi alla cloud, quali smartphone, set-top box, netbook o altri sistemi con scarsa potenza di elaborazione, video in alta definizione e grafica pre-renderizzata , ossia già “digerita” dal serverone.
Annunciato al CES di Las Vegas, il monster di calcolo è stato concepito per consentire ai fornitori di contenuti di realizzare contenuti HD, videogiochi e applicazioni di grafica tridimensionale che possano essere inviati, tramite web , a dispositivi mobili collegati a Internet: in questo modo, spiega AMD, si sgrava il device dal compito di elaborare la grafica per proprio conto, con grande beneficio sulla durata della batteria.
Grazie a questo sistema sarà peraltro possibile inviare al dispositivo remoto animazioni 3D che, da solo, non sarebbe in grado di generare: si pensi ad esempio agli smartphone, spesso privi di un chip grafico 3D dedicato, o ai netbook, le cui risorse hardware sono generalmente troppo limitate per far girare giochi di un certo impatto grafico.
Le due partner affermano che i giochi potranno essere giocati online senza la necessità di scaricare alcun software sui device: sarà sufficiente un browser web. Resta da capire quale sarà la tecnologia utilizzata per lo streaming dei contenuti. Da alcune foto pubblicate qui da bit-tech.net , relative alla dimostrazione tenuta da AMD al CES, il client web utilizzato per la ricezione dei contenuti mostra , in basso a destra, un menù a tendina che apparentemente permette di scegliere quale tecnologia di streaming utilizzare: quella selezionata nella finestra della foto è AJAX, ma probabilmente il sistema sarà in grado di gestire anche Flash e Silverlight.
Il supercomputer di AMD è stato concepito anche per trasmettere film in alta definizione , occupandosi di scalare, interpolare e ridimensionare automaticamente il video al dispositivo target.
“Immaginate di guardare un film sul vostro cellulare mentre vi trovate sull’autobus che vi porta a casa, e poi, una volta varcata la soglia della propria abitazione, di accendere il vostro televisore HD e di continuare a guardare lo stesso film sfruttando la piena risoluzione dello schermo”, ha spiegato Charlie Boswell, dirigente della divisione Digital Media and Entertainment di AMD.
Il supercomputer che dovrà occuparsi di tutto ciò si chiama Fusion Render Cloud , ed è un progetto che il chipmaker di Sunnyvale sta sviluppando in collaborazione con OTOY , un fornitore e sviluppatore di software e contenuti per il cinema e il multimedia online.
“AMD vanta una forte esperienza nel mondo del supercomputing. 7 delle 10 macchine più veloci al mondo sono basate su processori AMD”, ha dichiarato Dirk Meyer, president e CEO di AMD. “AMD è lieta di annunciare un nuovo tipo di supercomputer completamente differente da quelli costruiti fino ad ora, progettato per raggiungere una potenza di elaborazione di 1 petaFLOPS grazie alla presenza di più di 1000 GPU operanti in parallelo. In collaborazione con OTOY, sviluppatore della parte software, ora l’HD cloud computing diventerà una realtà”.
Perché lo streaming di grafica 3D pre-renderizzata possa avvenire, sarà però necessario disporre di una connessione ad Internet a larga banda : UMTS può già andare bene, ma la qualità del collegamento dev’essere sufficientemente buona da consentire la trasmissione di almeno 25-30 frame al secondo, così da rendere l’esperienza indistinguibile, o quasi, dal rendering in locale. Prima di essere inviati, i frame vengono compressi in tempo reale dal Fusion Render Cloud: AMD non lo ha specificato, ma è lecito supporre che il livello di compressione varierà in automatico a seconda della velocità della connessione.
Il servizio di AMD e OTOY non si rivolgerà soltanto ai consumatori, ma anche ai professionisti che necessitano di un render grafico on the go e agli sviluppatori di contenuti multimediali , che saranno in grado di demandare alla cloud elaborazioni grafiche particolarmente intensive.
L’hardware alla base del supercomputer di AMD sarà formato dai neonati processori Phenom II , chipset 790 e schede grafiche ATI Radeon HD 4870. AMD ha definito l’architettura della propria macchina “orientata al più elevato parallelismo”, caratteristica che presuppone anche un elevato grado di scalabilità del sistema per adeguarne rapidamente la potenza alle esigenze del momento.
AMD prevede che il Fusion Render Cloud, alla cui presentazione hanno presieduto società del calibro di Lucasfilm, Dell, HP e Electronic Arts, sarà disponibile nel corso della seconda metà del 2009 .