Si tratta di risultati che hanno superato, anche se di poco, le iniziali previsioni degli analisti di mercato. Merito della nuova generazione di chip chiamata Fusion , presentata da Advanced Micro Devices (AMD) nel corso dell’ultima edizione del Consumer Electronics Show (CES) di Las Vegas.
La forte domanda della prima versione dei nuovi chip ha dunque portato i profitti a 8 centesimi di dollaro per azione, praticamente tra i 2 e i 3 centesimi in più rispetto alle previsioni degli analisti. I profitti netti registrati nel primo trimestre d’attività si sono assestati sui 510 milioni di dollari, oltre il 50 per cento in più rispetto allo stesso periodo nello scorso anno .
Le entrate complessive dell’azienda di Sunnyvale hanno fatto dunque registrare un aumento di 2,5 punti percentuali, per un valore complessivo di 1,61 miliardi di dollari . Decisamente in linea con quanto atteso dai principali osservatori di mercato. Che hanno poi sottolineato come AMD sia stata spiazzata solo dai rosei risultati ottenuti dalla rivale Intel.
Nel frattempo, il chipmaker californiano non ha ancora deciso chi sostituirà l’ormai ex-CEO Dirk Meyer, uscito da AMD all’inizio dello scorso gennaio perché in disaccordo sulle strategie annunciate dalla board nell’esplosivo mercato dei dispositivi mobile. I vertici della società starebbero attualmente vagliando i vari candidati.
Mauro Vecchio