Advanced Micro Devices (AMD) ha in programma una ristrutturazione: in soldoni, è pronto il taglio del 10 per cento della forza lavoro, ci saranno cioè circa 1400 dipendenti licenziati.
La “ristrutturazione” dovrebbe permettere all’azienda di Sunnyvale di risparmiare 10 milioni nel quarto trimestre 2011 e più di 200 milioni in costi operativi nel 2012 : riguarderà tutti i livelli in cui sono suddivisi i suoi oltre 12mila impiegati e l’operazione costerà 105 milioni di dollari.
Tra i licenziati vi sono anche manager anziani tra cui il vicepresidente alla strategia Patrick Moorhead e il direttore della divisione prodotti Carrell Killebrew.
Si tratta dell’inizio dell’era Rory Read: il nuovo CEO che si è insediato ad agosto sta cercando innanzitutto di aumentare i profitti tagliando i costi e poi di reindirizzare le risorse a divisioni ritenute più promettenti, come quelle destinate ad occuparsi dei mercati emergenti e quelle che si occupano di cloud computing
Il mercato ha premiato i licenziamenti e la ristrutturazione con un guadagno di 5 punti percentuali, fino ad un prezzo di 5,78 dollari ad azione .
D’altronde, AMD non è l’unica a tagliare nel settore ICT: da ultima si è aggiunta ad una lunga lista anche Motorola che, in vista dell’acquisizione da parte di Google, taglierà altri 800 posti di lavoro . Una ristrutturazione, la sua, che costerà più di 30 milioni di dollari tra buonuscite e chiusure di sedi.
Claudio Tamburrino