In occasione del Financial Analyst Day 2009, AMD ha fatto il punto sulle sue attuali strategie di mercato e ha rivelato nuovi dettagli sulle piattaforme server, desktop e notebook che introdurrà nei prossimi due anni. L’azienda ha altresì confermato l’imminente commercializzazione della GPU Radeon HD 5970, che andrà ad occupare la posizione più elevata nell’offerta di soluzioni grafiche targate ATI.
“Nel 2009 AMD ha adottato un nuovo modello di business con l’obiettivo di ottenere un consistente incremento finanziario”, ha dichiaro Dirk Meyer, presidente e CEO di AMD. “Nel 2010 abbiamo in programma di estendere la nostra leadership grafica e sfruttare l’attuale situazione di mercato con l’introduzione di nuove piattaforme in ambito server e client progettate per offrire elevate prestazioni. Nel 2011 inaugureremo una nuova era del computing con l’introduzione del primo prodotto AMD Fusion”.
Per il 2009 AMD afferma di aver raggiunto diversi traguardi importanti, tra i quali lo scorporo della sua divisione manifatturiera nella società GlobalFoundries, il lancio delle prime schede grafiche DirectX 11 (le Radeon HD 5000 ), la transizione (lato GPU) alla tecnologia di processo a 40 nanometri, e il rafforzamento delle sue piattaforme dedicate ai notebook.
Rispetto allo scorso anno, AMD è riuscita a stabilizzare la sua quota di mercato, che nel terzo trimestre del 2009 risultava essere del 17,8% contro il 17,7% dell’anno precedente. I segmenti di mercato dove AMD risulta più forte sono quelli desktop e server, mentre sul versante mobile l’azienda di Sunnyvale non riesce ad essere altrettanto competitiva. In questo segmento AMD sta oltretutto soffrendo la mancanza, nella propria offerta di CPU mobili, di un vero concorrente dell’Atom, un fatto che l’ha praticamente esclusa dall’esplosivo settore dei netbook.
AMD conta di migliorare la propria competitività sul fronte mobile lanciando, nel prossimo futuro, piattaforme e chip tagliati su misura per i netbook. La grande svolta, in questo senso, dovrebbe arrivare nel 2011 con la piattaforma Brazos , la prima di AMD progettata specificamente i PC ultraportatili economici.
Il prossimo anno AMD conta di introdurre cinque nuove piattaforme:
– Danube : indirizzata ai notebook mainstream, monterà il primo processore quad-core mobile di AMD e consentirà di raggiungere fino a 7 ore di autonomia;
– Nile : terza piattaforma di AMD indirizzata ai laptop ultrasottili, promette autonomie superiori alle 7 ore;
– San Marino e Maranello : rivolte entrambe ai server, supporteranno le memorie DDR3. Maranello si baserà sul processore Magny-Cours a 8 e 12 core, e corteggerà i server dedicati alle applicazioni di calcolo intensivo; San Marino si focalizzerà invece sul risparmio energetico, puntando ai server che fanno girare siti web e cloud;
– Leo : piattaforma desktop dedicata ad hardcore gamer e appassionati di tecnologia, sarà la prima ad includere una CPU desktop a 6 core.
– Dorado : piattaforma desktop dedicata ai PC mainstream.
Danube , il cui rilascio è previsto per il primo trimestre del prossimo anno, si baserà su un chipset con grafica integrata DirectX 10.1 e sulle CPU a due e quattro core note in codice come Champlain . Questa piattaforma sarà accoppiata ai chipset RS880M e SB8xxM e supporterà le memorie DDR3 con frequenza massima di 1066 MHz, la tecnologia di accelerazione video UVD 2 e le API per il GPGPU computing DirectCompute e OpenCL.
Nile utilizzerà invece la CPU dual-core Geneva e, come Danube, supporterà memorie DDR3 e grafica integrata DirectX 10.1. AMD precisa che entrambe le sue prossime soluzioni mobili potranno essere affiancate ad una scheda grafica PCI Express Radeon HD 5000, ed usufruire dunque del supporto alle librerie grafiche DirectX 11. Anche Nile è attesa per il primo trimestre 2010.
Nello stesso periodo debutteranno anche le piattaforme desktop Leo e Dorado . La prima ospiterà CPU fino a sei core ( Thuban ), si baserà sui chipset RD890 e SB850, potrà integrare un core grafico DirectX 11 e supporterà le tecnologie CrossFire e Eyefinity ; la seconda si baserà su processori Athlon II a due, tre e quattro core, sarà accoppiata ai chipset RS880P e SB810 con eventuale core grafico integrato DirectX 10.1, e secondo AMD fornirà un prezzo/prestazioni definito “imbattibile”.
Per quanto riguarda le nuove piattaforme server, Maranello si baserà sul già citato processore Magny-Cours, il cui nome commerciale sarà Opteron 6000, mentre San Marino poggerà sulle CPU Opteron 4000 ( Lisbon ). L’ Opteron 6000 utilizzerà il socket G34 si rivolgerà ai server con 2 o 4 processori: secondo AMD questo chip sarà l’ideale per soluzioni database e di calcolo altamente virtualizzate. Lisbon utilizzerà invece il socket C32 e si indirizzerà soprattutto ai server a singolo e doppio processore per le applicazioni di cloud computing e i web server virtualizzati. Maggiori dettagli sono forniti in questo articolo di V3.co.uk . Nel 2011 la situazione si farà senza dubbio più interessante, soprattutto per l’avvento del tanto preannunciato design CPU+GPU Fusion , delle CPU a 32 nanometri e della prima piattaforma di AMD per netbook.
Partiamo dalle due nuove architetture, Bulldozer e Bobcat . La prima è stata concepita per server mainstream, desktop e notebook, e secondo AMD sarà in grado di sfruttare al meglio le CPU mutlicore e di migliorare l’efficienza del multithreading. “L’architettura Bulldozer offre un’esclusiva funzionalità in grado di stabilire una connessione diretta tra la CPU e unità di elaborazione grafica (GPU) per creare una soluzione a singolo chip, definita come Accelerated Processing Unit (APU), per offrire massima scalabilità”, ha spiegato AMD.
Bobcat è invece studiato per il mercato dei notebook ultrasottili a basso consumo energetico, e secondo AMD “sarà in grado di scalare facilmente in combinazione con altri componenti nelle configurazioni APU”.
Le APU , processori x86 che integreranno su di un singolo die una CPU e una GPU, rappresenteranno una delle novità chiave di AMD per il 2011, e il comune denominatore di molte delle future piattaforme notebook e desktop del prossimo decennio.
La prima piattaforma a supportare le APU sarà Sabine , una soluzione dedicata a notebook e desktop mainstream al cui cuore vi sarà Llano , prima implementazione della tecnologia Fusion. Questa sarà una APU quad-core con tecnologia di processo a 32 nm che integrerà 2 MB di cache, un chip grafico DirectX 11 e supporto alle memorie DDR3.
Rick Bergman, dirigente del Products Group di AMD ha spiegato che i core x86 di Llano saranno simili a quelli dell’attuale Athlon II X4 ma combinati a 6 motori SIMD (Single Instruction, Multiple Data), ciascuno dei quali integrante 80 stream processor, e ad un controller di memoria DDR3-1600. Le performance di questo processore saranno di classe GigaFLOPS. La sezione grafica integrata in Llano deriverà invece dalle GPU Radeon HD 5800, e supporterà dunque le tecnologie DirectX 11 e UVD 3.
Llano, che sarà affiancato ai chipset SB9xxM, si porrà come diretto avversario degli imminenti processori con grafica integrata Clarkdale e Arrandale di Intel.
La succitata piattaforma per netbook di AMD si chiamerà invece Brazos , e si baserà sull’APU Ontario : quest’ultima integrerà due core x86 con architettura Bobcat e una GPU di classe DirectX 11.
Nella roadmap di AMD per il 2011 compare infine Zamberi , un processore per sistemi desktop dedicato al segmento enthusiast che integrerà 4 o 8 core basati sull’architettura Bulldozer. AMD afferma che tale chip conserverà la compatibilità con l’attuale socket AM3.
Il produttore di Sunnyvale ha infine preannunciato la sua nuova scheda grafica top di gamma, la Radeon HD 5970 (nome in codice Hemlock), che sarà presentata la prossima settimana.
I primi chip grafici DirectX 11 per il segmento dei netbook verranno introdotti da AMD all’inizio del prossimo anno, e portano i nomi in codice Broadway, Madison e Park (v. tabella sotto).
Alessandro Del Rosso