Non è il momento migliore della storia di AMD, ma neppure il peggiore : le perdite diminuiscono , anche in virtù della pesante ristrutturazione avviata dall’azienda, ma cala anche il fatturato. Le dichiarazioni dei vertici guardano avanti al prosieguo del 2013, e lasciano spazio all’ottimismo: dopo le lacrime e sangue verrà il momento della rinascita, con i nuovi prodotti e i nuovi settori merceologici che AMD intende presidiare. Wall Street, al momento, non pare gradire troppo le cifre diffuse .
Le cifre snocciolate nella trimestrale dicono che il fatturato complessivo del primo trimestre fa segnare il totale di 1,09 miliardi di dollari, in calo rispetto al precedente e allo stesso periodo del 2012. Ma si contraggono anche le perdite, e in maniera sostanziosa, visto che di questi tempi un anno fa si ragionava di quasi 600 milioni di perdita e solo lo scorso trimestre si sfioravano i 450. Vanno bene le schede grafiche e le CPU: entrambi i segmenti fanno segnare un calo rispetto al 2012, ma crescono rispetto al trimestre precedente, e in particolare aumenta il valore medio dei microprocessori venduti (quindi in grado di garantire maggiori margini). Nel complesso il fatturato ha anche battuto , seppur di poco, le aspettative degli analisti: quello che manca all’appello , per ora, sono i profitti.
“Il nostro primo trimestre riflette la nostra disciplina operativa in un contesto di mercato difficile” ha spiegato il presidente e CEO di AMD, Rory Read: “Continueremo a diversificare il nostro portfolio e attacare mercati in rapida crescita come quello dei server, dei client a bassissimo consumo, embedded e soluzioni semi-custom per creare le fondamenta di un futuro finanziario sostenibile”. L’azienda ripone molte speranze nei prodotti lanciati dall’inizio del 2013 (si parla soprattutto delle schede grafiche per server, quelle della linea FirePro R5000 ), e altre novità sono già sulla rampa di lancio : stando alle dichiarazioni , dopo la tempesta starebbe per arrivare il sereno. ( L.A. )