Il business di AMD è in buona salute, non bastasse la presentazione della nuova generazione di chip Ryzen (2) a confermarlo arriva ora la notizia di un potenziale sorpasso tecnologico nei confronti di Intel . Un traguardo che, se confermato nei prossimi mesi e anni, rappresenterebbe un risultato a suo modo storico.
Nell’ultimo incontro con gli azionisti, infatti, il CEO Lisa Su ha rivelato che AMD ha già in mano i primi “esemplari” di chip realizzati con un processo produttivo a 7 nanometri. I transistor a 7nm già animano una GPU della linea Vega, ha spiegato Su, così come sono pronte le prime CPU a 7nm di classe server.
Il nuovo nodo tecnologico dovrebbe entrare nella fase della produzione di massa entro il 2019, sostiene AMD, e a quel punto la microarchitettura Zen potrebbe essere pronta per una generazione tutta nuova a superare l’evoluzione “Zen+” usata per le succitate CPU Ryzen 2.
Passando da AMD a Intel, le notizie sulle novità tecnologiche in arrivo non sono promettenti : la corporation di Santa Clara è stata ancora una volta costretta a rimandare il debutto delle CPU a 10 nanometri al 2019 , con un rinnovo architetturale (“Cannon Lake”) che sarebbe dovuto arrivare già nel 2014 e ora ancora ritardato a causa delle difficoltà del passaggio al nuovo processo.
Gli aficionado di chip Intel dovranno insomma “accontentarsi” di CPU a 14nm “migliorati” ancora per un po’, mentre l’azienda promette un pacchetto “avanzato” in grado di superare, per funzionalità e performance, l’offerta arrembante della concorrenza.
Intel è d’altronde abituata a pensare costantemente al futuro, prova ne sia l’assunzione di una nuova “mente” in grado di lavorare allo sviluppo di una GPU ad alte prestazioni in grado di fronteggiare Radeon (AMD) e GeForce (NVIDIA): Chris Hook è l’ennesimo ex eccellente di AMD che passa a Intel , con l’obiettivo dichiarato e già tracciato da Raja Koduri di rilanciare sul fronte delle schede acceleratrici discrete.
Alfonso Maruccia