Roma – Un robottino rosso di tre chili e mezzo, dotato di sensori di movimento su tutti i lati, di una piccola ruota anteriore e due efficienti ruote posteriori più grandi, di una videocamera posta sul davanti e completato da un modem wireless, da software per il controllo da PC e per le comunicazioni, da casse e microfono, da programmi di mappatura e riprogrammazione, da una batteria ricaricabile e dalla possibilità di connettersi ad Internet: questo il profilo di AmigoBot , un robot in controtendenza capace di soddisfare una certa quantità di impieghi, anche a distanza.
Le applicazioni sono numerosissime. AmigoBot può consentire di attivare videoconferenze a distanza via Internet: basta chiamarlo per esempio dall’ufficio, chiedergli di individuare nel proprio ambiente, per esempio a casa, la persona con cui si vuole parlare e di accendere la telecamera. A quel punto si può dialogare con la persona che ha di fronte AmigoBot.
Trovare applicazioni per il robot domestico non è difficile. Le sue funzionalità sono infatti riprogrammabili e personalizzabili. Gli si può chiedere di collegarsi periodicamente ad un certo sito e caricare su quelle pagine le immagini che cattura girando per casa. Oppure lo si può comandare a distanza per giocare con il gatto nella pausa pranzo o, più semplicemente, per tenersi in contatto con la propria famiglia quando si è fuori casa.
Il comando a distanza può arrivare via Internet ma anche con una connessione diretta. Ad AmigoBot può anche essere ordinato di girare anche in ambienti molto ampi, sapendo che può percorrere fino ad un metro e mezzo al secondo, che può aggirare e superare ostacoli sul proprio percorso ma che non può salire o scendere le scale.
L’unico neo di AmigoBot è il suo prezzo, “ovviamente” elevato. La versione “standard”, senza software riprogrammabile e senza telecamera, costa quasi 4 milioni di lire. La versione completa, con garanzia annuale, supera i 6,5 milioni. C’è anche una versione “game”, controllata via cavo diretto, e costa quasi 3 milioni.
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21 ott 2000