È noto che i modelli IA vengono addestrati con dati pubblici e rispondono alle domande degli utenti cercando informazioni su Internet. Queste caratteristiche possono essere molto utili alle agenzie di intelligence. Infatti, secondo le fonti di Bloomberg, la CIA ha avviato lo sviluppo di un chatbot simile a ChatGPT. Sembrerebbe una versione moderna del programma PRISM, ma la CIA promette il massimo rispetto per la privacy.
Spionaggio con il chatbot
Il compito di sviluppare il tool IA è stato assegnato alla divisione Open-Source Enterprise della CIA. Il termine “open source” non si riferisce però al codice liberamente disponibile, ma ai dati raccolti dalle forze dell’ordine e dalle agenzie federali senza un mandato del giudice, come le registrazioni delle videocamere di sorveglianza e la posizione geografica dei cellulari.
Randy Nixon, direttore della divisione, ha infatti dichiarato:
La quantità dei dati raccolti è cresciuta in modo astronomico negli ultimi 80 e più anni, così tanto che potrebbero essere inutilizzabili per i nostri clienti. I tool IA potrebbero fornire agli analisti le giuste informazioni.
I clienti citati da Nixon sono le 18 agenzie di intelligence, tra cui NSA, FBI e la stessa CIA, che userannno il chatbot per cercare utili indizi nelle informazioni pubbliche. Il tool permetterà di accedere alle fonte originale delle informazioni. Non è chiaro però quali dati pubblici verranno raccolti e quale modello IA verrà utilizzato. Nixon ha solo promesso che verranno rispettate le leggi sulla privacy.
L’iniziativa potrebbe essere la risposta statunitense alla Cina. Il governo locale aveva annunciato di voler diventare il leader mondiale nel campo dell’intelligenza artificiale entro il 2030.