Contro l’uso dei pesticidi, contro i sacchetti di plastica, in favore del benessere animale in allevamento ed ora anche a favore dell’app Immuni: tra le campagne di sensibilizzazione che la catena di supermercati ha intrapreso, infatti, entra ora anche quella in favore dell’app per il tracciamento dei contagi, così da dare una spinta ulteriore ai download in attesa che l’app possa tornare ad agire in un contesto nel quale possa nuovamente rendersi utile.
COOP con Immuni
“In questo periodo così difficile mettiamo a disposizione i nostri punti vendita per veicolare informazioni volte a contrastare la pandemia“, spiega Luca Bernareggi, Presidente Ancc-Coop (Associazione Nazionale Cooperative di Consumatori), “i comportamenti corretti e la condivisione degli strumenti in nostro possesso sono misure essenziali per garantire la salute di tutti“. a prescindere dall’utilità specifica, insomma, COOP con questa iniziativa cerca di inseguire un comportamento virtuoso nella convinzione che possa essere valore condiviso in linea con un principio cooperativo.
Con questo “boost”, Immuni taglierà presumibilmente la soglia dei 10 milioni di download entro il mese di novembre, all’interno di un trend di crescita che è però in chiaro rallentamento. Oggi, con il numero di spostamenti che è stato ridotto dai lockdown locali e con un sistema di tracciamento che è allo sbando in gran parte d’Italia, le notifiche inviate sono molto poche e l’utilità marginale dell’app è ai minimi termini. Le cose potranno cambiare soltanto in una fase ulteriore con un minor numeri di casi, con una maggior capacità di segnalazione delle positività e con un generale riallineamento che porterà infine alla fase dei vaccini.
Non è chiaro quando e se ciò potrà accadere, ma val la pena provarci per capire almeno se in futuro questo tipo di strumento potrà ancora essere adottato o meno. E, nel caso, con quali protocolli riveduti e corretti.