L’indagine denominata The Pegasus Project ha svelato una campagna di spyware effettuata da vari governi, sfruttando il noto tool di NSO Group. Tra le vittime c’era anche il Presidente francese Emmanuel Macron. Fonti del sito MIT Technology Review hanno confermato che la Francia voleva acquistare il tool dell’azienda israeliana. Il Ministro degli affari esteri ha invece smentito qualsiasi trattativa.
Anche la Francia voleva spiare qualcuno?
In seguito alla divulgazione dei risultati dell’indagine, NSO Group aveva negato ogni responsabilità diretta nella campagna di spionaggio, dichiarando ancora una volta che il suo tool è stato sviluppato solo per aiutare i governi nella lotta contro il terrorismo e altri crimini. Il governo israeliano aveva promesso di investigare sull’accaduto.
Secondo le informazioni ricevute dal MIT Technology Review, quasi nello stesso momento, il governo francese si trovava nelle fasi finali dei negoziati per l’acquisto di Pegasus. L’accordo è tuttavia saltato, quando si è scoperto che alcuni politici francesi erano nell’elenco delle vittime degli attacchi, tra cui il Presidente Emmanuel Macron. Il Ministro degli affari esteri ha dichiarato che non era in corso nessuna trattativa per l’acquisto dello spyware.
NSO Group ha venduto Pegasus a diversi governi autoritari in Nord Africa e Medio Oriente, ma anche a paesi democratici, come Germania, Spagna e Messico. L’azienda israeliana ha comunicato di aver sospeso i contratti con alcuni clienti, in quanto il tool veniva usato in maniera impropria.
All’inizio di novembre, NSO Group è stata inserita nella Entity List del Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti. L’azienda non può quindi acquistare hardware e software prodotto negli USA. Considerati i debiti (oltre 500 milioni di dollari), NSO Group potrebbe fallire da un momento all’altro.