La recente presentazione di iPad da parte di Apple ha (tra le altre cose) portato al centro dell’attenzione lo store delle applicazioni di Cupertino. Sull’App Store si discute in merito a quali siano i guadagni effettivi per il provider e gli sviluppatori ma è indubbio che l’idea ha fatto breccia un po’ in tutte le grandi aziende IT. Anche Google ha il suo negozio di applicazioni per Android, e a partire da marzo di e-store Mountain View dovrebbe aprirne un altro espressamente dedicato alla sua utenza corporate .
Il Wall Street Journal sostiene che il nuovo servizio permetterà agli sviluppatori di vendere le proprie creazioni agli utenti delle applicazioni da ufficio remote di Google inclusi Gmail, Documenti & Fogli di Lavoro, Calendario, GTalk e altri.
Le app messe in vendita serviranno a estendere le funzionalità preesistenti dei servizi o ad aggiungervene di altre, aumentando le possibilità di personalizzazione senza per questo obbligare Mountain View ad appesantire in maniera diretta la propria infrastruttura.
Come già avviene sull’App Store e il Marketplace per Android, i guadagni provenienti dalle vendite delle app dovrebbero essere condivisi tra autore e piattaforma (cioè Google stesso) secondo un modello di revenue sharing . Andasse in porto la cosa, inoltre, già si prospetta l’apertura di servizi similari anche per gli utenti consumer dei medesimi servizi di produttività.
In realtà Google ha già da tempo messo in piedi Solutions Marketplace , che a un primo sguardo sembra assolvere proprio al compito di estensibilità dei prodotti di Mountain View a cui il nuovo store dovrebbe essere dedicato. Il principale vantaggio del sistema descritto dal WSJ (e per cui non esistono conferme ufficiali) starebbe nel mercato di compravendita delle app che su Solutions Marketplace ancora latita.
Alfonso Maruccia