Dopo WiFi e WiMAX, le battaglie legali relative ai brevetti potrebbero coinvolgere un terzo standard wireless, LTE (Long Term Evolution), considerato il più temibile rivale di WiMAX. La società americana ADC reclama infatti la proprietà di diversi brevetti utilizzati sia da da LTE che da WiMAX, in gran parte relativi allo schema di modulazione del segnale Orthogonal Frequency-Division Multiple Access ( OFDMA ).
All’inizio degli anni ’90, ADC afferma di aver avviato un progetto di ricerca e sviluppo che, con un investimento complessivo di 250 milioni di dollari, ha partorito alcune delle tecnologie chiave alla base degli standard wireless OFDMA di nuova generazione. Per tali tecnologie l’US Patent Office avrebbe già garantito ad ADC 40 brevetti, ed altri 70 sarebbero in corso di approvazione. Ora che WiMAX e LTE sono divenuti i due principali candidati per la costruzione delle future reti mobili 4G, ADC ha deciso di reclamare quanto a suo dire le spetta.
Hilton Nicholson, presidente della divisione Network Solutions Business di ADC, sostiene che la propria azienda non si è limitata a progettare OFDMA solo concettualmente, ma ha anche creato diverse soluzioni commerciali basate su tale tecnologia. “Basti dire – ha detto Nicholson – che ad oggi ADC ha venduto oltre 100mila modem OFDMA”.
Di recente l’analista di mercato Robert Syputa, della società Maravedis , ha pubblicato un rapporto in cui elenca i nomi delle aziende che deterrebbero il maggior numero di proprietà intellettuali relative a WiMAX e LTE. Tra queste figurano, oltre a Samsung, Alcatel-Lucent, Nokia, Huawei, AT&T, Nortel e Ericsson, anche ADC.
Quest’ultima non ha ancora promosso alcuna causa legale: i suoi dirigenti confidano infatti nella possibilità di raggiungere un accordo con gli altri titolari di brevetti per la spartizione delle royalties derivanti dalla cessione delle licenze di WiMAX e LTE. Ma se tale accordo non venisse raggiunto “in tempi ragionevoli”, ADC si è già detta pronta ad adire le vie legali.