I principali browser sono già compatibili con il processore Apple M1 utilizzato nei nuovi Mac. Dopo Chrome, Firefox, Edge e Brave è il turno di Opera. Il supporto ARM nativo consente ovviamente di avere maggiori prestazioni rispetto alla versione x86 eseguita con Rosetta 2.
Opera per Apple M1 e altre novità
Uno dei vantaggi dei nuovi Mac con chip M1 rispetto ai precedenti modelli Intel è proprio l’incremento di prestazioni, ma ciò si ottiene solo con applicazioni che supportano nativamente l’architettura ARM. La versione ARM di Opera per macOS è due volte più veloce della versione x86 eseguita tramite emulatore. L’utente noterà quindi notevoli miglioramenti prestazionali durante la navigazione e l’uso delle principali funzionalità, tra cui il passaggio tra i servizi di messaggistica (WhatsApp, Telegram, Twitter e Instagram) accessibili dalla barra laterale.
Le novità incluse in Opera 75 non sono limitate al supporto per il chip Apple M1. La software norvegese ha infatti rilasciato anche le nuove versioni per Windows e Linux. Una delle nuove funzionalità permette di velocizzare l’accesso a Flow (che collega il browser desktop con Opera per iOS e Android, consentendo l’invio di immagini, file e link in forma cifrata), impostando le scorciatoie da tastiera. Lo stesso è possibile per Crypto Wallet e Player.