Dopo Apple Pay e Google Pay, gli utenti russi hanno perso l’accesso ad un altro popolare servizio di pagamento digitale. PayPal ha comunicato la sospensione del servizio, condannando la “violenta aggressione militare della Russia in Ucraina“. Finora l’azienda californiana aveva solo bloccato l’iscrizione dei nuovi utenti.
PayPal dice addio alla Russia
All’inizio del mese, PayPal aveva bloccato la registrazione dei nuovi utenti in Russia e l’accesso al servizio da parte dei clienti delle banche colpite dalle sanzioni degli Stati Uniti e dell’Unione europea. Erano invece consentite le transazioni cross-border. Il CEO Dan Schulman ha inviato una lettera al Ministro della Trasformazione Digitale dell’Ucraina (Mykhailo Fedorov) e pubblicato un post su LinkedIn per comunicare la sospensione del servizio.
We received a letter from @Dan_Schulman, CEO PayPal. So now it’s official: PayPal shuts down its services in Russia citing Ukraine aggression. Thank you @PayPal for your supporting! Hope that soon you will open it in for 🇺🇦 pic.twitter.com/RaJxEMSLQe
— Mykhailo Fedorov (@FedorovMykhailo) March 5, 2022
Il blocco dei servizi riguarda anche Xoom. PayPal sottolinea inoltre che l’azienda rispetterà tutte le sanzioni imposte alla Russia e supporterà i dipendenti che si trovano in Ucraina. Dall’inizio della guerra, PayPal ha permesso di raccogliere oltre 3 milioni di dollari in donazioni. Il denaro è stato inviato a varie organizzazioni umanitarie che aiutano i rifugiati ucraini.
Purtroppo le sanzioni finanziarie contro la Russia avranno gravi conseguenze per i cittadini. Dall’inizio del mese, i clienti di alcune banche non possono più utilizzare le carte di pagamento sui circuiti Visa e MasterCard. Le transazioni digitali sono state limitate con l’addio di Apple Pay, Google Pay e PayPay. I contanti rimangono l’unico metodo di pagamento, almeno finché si potrà prelevare denaro dagli ATM delle banche, alcune delle quali non possono più utilizzare il sistema SWIFT.