Amsterdam/Pechino – Autunno nero in Europa per i produttori di telefoni cellulari. L’aria di crisi non soffia su Nokia , colosso finlandese saldamente leader di mercato, ma su altre aziende: dopo Siemens (la cui divisione mobile è passata a BenQ ) e Sagem (pronta a passare di mano ) sembra che ora tocchi a Philips abbandonare il mercato.
La multinazionale olandese ha infatti ufficializzato la scorsa settimana, con un accordo preliminare, la propria intenzione di uscire definitivamente dal mercato dei telefoni cellulari, dopo aver accumulato perdite di centinaia di milioni di euro in oltre una decina d’anni, siglando un nuovo accordo con China Electronics Corporation (CEC).
L’abbandono ha un sapore solo commerciale, in effetti, poiché CEC era già partner di Philips da cinque anni per il manufacturing degli apparecchi.
Philips cederà alla compagnia cinese le licenze anche per la commercializzazione dei telefoni cellulari (che manterranno però il brand olandese), con un accordo che sarà perfezionato entro la fine del 2006, dopo il completamento di una due diligence e delle necessarie approvazioni, da parte di azionisti, Authority competenti e Governo.
Dario Bonacina