Sempre più video sul web, grazie alla progressiva (sebbene ancora incompleta) diffusione della banda larga e di terminali portatili con schermi più grandi e a maggiore definizione. Anche i principali social network generalisti hanno imboccato la strada dei video prodotti dagli utenti in diretta, introducendoli nei loro servizi o ampliandoli se già presenti. Dopo Twitter con Periscope e Facebook Live , è il turno di Tumblr. La piattaforma di blogging di proprietà di Yahoo (550 milioni di utenti mensili) ha appena lanciato la possibilità di trasmettere video live .
La programmazione ha avuto inizio lo scorso 21 giugno, con una diretta dalla superficie di Marte. Tumblr consente agli utenti di postare i video sul proprio blog, per essere condivisi anche durante lo streaming live, supportato attraverso YouTube, YouNow, Kanvas e Upclose, grazie a un update delle app. Tumblr, quindi, non si serve di un proprio sistema dedicato, come Facebook e Periscope, ma utilizza le piattaforme partner che integrano lo streaming diretto verso la sua app. Tumblr diventa così uno dei social network più grandi a permettere la coesistenza simultanea di video in diretta provenienti da app differenti. Non si tratta solo di video degli utenti, sono previste anche collaborazioni con importanti media partner (come Mashable, MTV, Huffington Post) per la copertura di eventi live. Già ora è possibile trovare nei vari blog dei video live, ognuno con una icona che ne identifica la piattaforma di appartenenza.
L’avvio del supporto per i video live di Tumblr fa parte di una più ampia strategia per questi servizi, avviata dopo l’acquisizione da parte di Yahoo. Appare chiaro che il social network non sta tentando di entrare in competizione diretta con Facebook Live o Periscope, ma vuole comunque cavalcare l’onda del successo dei contenuti video pur senza dotarsi di un proprio servizio di hosting.
Per farlo ha scelto vari partner: fatta eccezione per YouTube, ci sono anche piattaforme minori, tra cui la maggiore è YouNow, che conta 100 milioni di sessioni degli utenti al mese e live streaming per 50mile ore giornaliere di nuovi video. Gli altri sono servizi decisamente più di nicchia: Kanvas permette ai propri utenti il live streaming tramite filtri ed effetti animati, mentre Upclose, con base a Madrid, ha appena 100mila utenti attivi in paesi come Spagna, Messico, Colombia e Argentina.
Pierluigi Sandonnini