Se da un lato l’Unione Europea continua a lavorare sull’AI Act, approvato dal Parlamento UE a metà giugno, dall’altro il Vaticano si lancia nel settore diffondendo un nuovo vademecum sull’etica dell’intelligenza artificiale. Questo manuale pubblicato online è stato scritto in partnership tra il Papa, i suoi collaboratori, il Dicastery per la Cultura e l’Educazione del Vaticano e il Markkula Center for Applied Ethics della Santa Clara University.
Anche il Vaticano si pronuncia sulle IA
Come ripreso da Gizmodo, il progetto pubblicato dalla nuova organizzazione ITEC (Institute for Technology, Ethics, and Culture) si intitola “Ethics in the Age of Disruptive Technologies: An Operational Roadmap” e cerca di definire le linee guida per l’industria tecnologica mediante una roadmap operativa, ponendo sotto la luce dei riflettori temi come IA, apprendimento automatico, crittografia e tracciamento. Il consigliere di ITEC Brendan McGuire, parroco della parrocchia di St. Simon a Los Altos, ritiene che questa mossa da parte del Vaticano rappresenti l’abilità unica del Papa di riunire dirigenti di tutto il mondo, convocandoli attorno a una tavola rotonda internazionale.
Il manuale ITEC adotta un approccio diverso rispetto alle tipiche autorità di regolamentazione: anziché attendere le regole definite dai governi, fornisce linee guida alle aziende tech che già sono in lotta con i quesiti più ostici dell’IA. Il documento sostiene quindi la necessità di costruire valori “per il bene comune dell’umanità e dell’ambiente”, seguendo sette linee guida come “Rispetto per la dignità e i diritti umani” e “Promuovere la trasparenza e la spiegabilità”.
Solo in questo modo, agli occhi del Vaticano, si possono responsabilizzare effettivamente le persone all’interno dell’azienda mentre le persone svolgono il loro lavoro quotidiano, come ha affermato Ann Gregg Skeet, Senior Director of Leadership Ethics presso il Markkula Center.