OpenAI e Perplexity sono interessate all’acquisto di Chrome, se il giudice imporrà la vendita a Google al termine del processo. All’elenco dei pretendenti si aggiunge anche Yahoo, come svelato dal General Manager Brian Provost durante la sua testimonianza in tribunale.
Prezzo superiore a 50 miliardi di dollari
La vendita di Chrome è uno dei rimedi chiesti dal Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti per ripristinare la concorrenza nel mercato dei motori di ricerca monopolizzato da Google (come stabilito dalla sentenza di primo grado). Durante il quarto giorno del processo, il dirigente di Yahoo ha confermato che Apollo Global Management potrebbe presentare un’offerta di acquisto.
Yahoo era uno dei motori di ricerca più popolari all’inizio degli anni 2000. Poi è arrivato Google Search e ai rivali sono rimaste le briciole. L’azienda di Sunnyvale è stata acquisita nel 2016 da Verizon Communications che ora possiede solo il 10%. Il 90% è nelle mani di Apollo Global Management.
Brian Provost ha dichiarato che Yahoo ha avviato lo sviluppo di un proprio browser, ma l’azienda sarebbe interessata all’eventuale acquisto di Chrome. Circa il 60% delle query di ricerca viene effettuato nella barra degli indirizzi del browser, quindi l’acquisto di Chrome permetterebbe di incrementare notevolmente il market share.
Il dirigente ha tuttavia evidenziato che occorrerebbero decine di miliardi di dollari. Secondo Gabriel Weinberg (CEO di DuckDuckGo), il prezzo di Chrome è superiore a 50 miliardi di dollari, una cifra fuori portata per l’azienda della Pennsylvania. Ovviamente Google spera di non essere costretta a vendere il suo pezzo pregiato.