Trenta dipendenti Amazon, addetti della sede logistica di Middletown in Delaware, hanno deciso di non essere interessati ad essere rappresentati da un sindacato: in una votazione tenuta questa settimana hanno escluso con larga maggioranza (21-6) di non essere interessati a unirsi alla International Association of Machinists and Aerospace Workers , sigla che aveva richiesto lo scorso dicembre all’azienda di Seattle di tenere una consultazione proprio per valutare questa possibilità. Evidentemente i 30 dipendenti coinvolti non erano dello stesso avviso.
Il centro logistico del Delaware è solo uno di circa 40 distribuiti in tutto il Nordamerica, e ospita al suo interno oltre 1.500 lavoratori: si tratta perlopiù di addetti al magazzino e alla preparazione dei pacchi, mentre i 30 votanti di questa settimana fanno parte del gruppo che si occupa della manutenzione del sito . Non è escluso che gli altri 1.500 in futuro non possano votare a loro volta e prendano decisioni differenti, così come ciascuna dei siti produttivi Amazon potrà votare indipendentemente su questa materia. Era da molto che non si parlava di rappresentanza sindacale nei siti USA di Amazon, ma viste le dimensioni della vicenda non è detto che sia particolarmente significativo nel panorama generale dell’azienda.
Le condizioni di lavoro nei centri logistici Amazon, sopratutto in Europa, sono state per alcune settimane oggetto di polemica in seguito alla pubblicazione di alcune inchieste giornalistiche in Germania (dove c’è anche stato uno sciopero ) e Regno Unito . L’azienda di Jeff Bezos si è sempre difesa dalle accuse di sfruttamento dei lavoratori, e ha spesso cercato di scoraggiare l’ingresso dei sindacati nei propri stabilimenti temendo il complicarsi del rapporto tra datore di lavoro e dipendenti. ( L.A. )