Nelle settimane scorse abbiamo tenuto traccia dei dati relativi all’andamento dell’app Immuni, così da comprendere quanto più possibile quale fosse la reazione degli italiani, quale l’impatto dell’app sul contact tracing e quale l’eventuale valenza di un sistema similare anche per utilizzi futuri. Questi dati tornano utili ora non solo per capire Immuni, ma anche per avere un ulteriore (pur se parziale, pur se limitato) carotaggio sulla pandemia per capire come stia crescendo.
Immuni, le notifiche, i contagi
Una prima precisazione a proposito di questi dati va fatta in merito alla fonte dei dati stessi. Trattasi infatti di informazioni diramate prima da fonti ufficiali (ministeri in primis) ed ora, da poche settimane, dall’apposita dashboard del servizio. A onor del vero, segnaliamo di aver corretto alcune di queste informazioni proprio in queste ore in virtù di una modifica (conseguente probabilmente ad un riconteggio) dei download dei giorni scorsi: trattasi tuttavia di uno scostamento minimo, del tutto ininfluente ai fini del ragionamento.
Questi i dati, anzitutto. Partiamo dal numero dei download (che, come sappiamo, non corrisponde al numero di app attive, ma misura al contempo l’interesse degli italiani per il sistema:
La curva evidenzia due forti ascese ad inizio progetto (giugno) e durante la recente campagna informativa (ottobre), ma già da qualche giorno il ritmo ha rallentato e la quota di 10 milioni di download tarderà quindi ancora qualche giorno.
Un grafico ulteriore mette in luce invece quel che accade dal punto di vista del tracciamento, sulla base delle informazioni quotidiane che la dashboard comunica. La linea blu indica l’aumento dei positivi segnalati nel tempo; la linea gialla indica l’aumento parallelo delle notifiche inviate:
In questo grafico si nota che:
- la linea blu sale con estrema lentezza, segno del fatto che il tracciamento è pressoché abbandonato nonostante l’obbligo indicato negli ultimi due DPCM. Prima il boicottaggio di alcune regioni, poi un contact tracing sfuggito di mano, hanno trasformato Immuni in un tassello non utilizzabile, che potrà essere recuperato solo durante una prossima curva di discesa. Solo in queste ore il dott. Brusaferro ha ricordato quanto sia importante tracciare gli asintomatici, portandoli in isolamento per evitare una ulteriore recrudescenza dei contagi: Immuni potrebbe essere utilissimo in tal senso, mettendo anche in conto i falsi positivi;
- la linea gialla sta crescendo con andamento esponenziale in quanto combinato disposto del numero di download e del numero di segnalazioni di positività sul sistema: essendo in aumento entrambe le componenti, le notifiche non possono che aumentare. Nello specifico, dopo una valutazione di 16 notifiche per ogni positività (dato che registravamo a fine estate), ora si è saliti a circa 23 notifiche per caso.
Le misure di chiusura e distanziamento approntate dovranno rallentare questi ed altri trend, dimostrando di poter contenere l’ondata di contagi in corso.