Con il rilascio ufficiale di Android 11, il cui rollout ha avuto inizio da poche ore, inizia un nuovo corso anche per le Exposure Notification che sono parte integrante del progetto di Apple e Google per il contact tracing fin dalla prima ora. Di fatto Google si allinea a quanto già posto in essere da Apple su iOS con il suo recente aggiornamento, ma in questo caso il rollout sarà progressivo e potrà richiedere del tempo.
Exposure Notification: cosa cambia su Android
Così come preannunciato dalla stessa Google nel mese di luglio, con l’arrivo di Android 11 le Exposure Notification diventano parte integrante del sistema operativo. Ciò significa due cose importanti:
- per autorizzare il tracciamento ai fini del contact tracing per il contenimento dei contagi da coronavirus, è sufficiente abilitare l’apposita opzione da menu;
- l’autorizzazione può essere concessa anche senza concedere la localizzazione del terminale, cosa che aveva creato non poche incomprensioni durante la prima fase del progetto.
Ciò non significa che Immuni non servirà più, anzi: resta del tutto fondamentale. Quest’ultima servirà sia per poter segnalare la propria positività tramite i servizi sanitari nazionali (quindi download e installazione restano necessarie per un motivo strutturale), sia per ricevere le notifiche di avvenuto contatto con situazioni a rischio, nonché come requisito essenziale per poter attivare le Exposure Notification su Android.
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Il trattamento differenziato sull’uso della localizzazione è un’esclusiva per le app di contact tracing approvate a livello nazionale: per tutte le altre app l’uso del Bluetooth continuerà a funzionare come sempre è stato in precedenza. Ciò comprova pertanto il trattamento riservato che Immuni & Co. hanno ricevuto per rendere quanto più trasparente la cessione delle autorizzazioni.
Android 11: su quali smartphone?
Android 11 esordisce sui Google Pixel, nonché su alcuni terminali con brand OnePlus, Oppo, Xiaomi e Realme. Restano attualmente fuori da questa possibilità, dunque, tutti i terminali Huawei (con Google Mobile Services, dunque quelli di vecchia generazione) ed i Samsung, che saranno aggiornati soltanto in un secondo momento. Per questi ultimi la situazione resta pertanto quella precedente al rilascio di iPhone 11: in attesa di eventuali aggiornamenti dedicati, le Exposure Notification restano in divenire e l’app Immuni è l’unica soluzione praticabile per collaborare al progetto di contact tracing condiviso già operante fino ad oggi.