Android 13 continua ad essere poco utilizzato su scala globale. La tendenza dei consumatori di tenere con sé smartphone vecchi per risparmiare, senza valorizzare dunque le notevoli feature e i vantaggi lato sicurezza introdotti con le ultime versioni del sistema operativo di casa Google, non permette all’iterazione più recente a noi accessibile di diffondersi. I dati ripresi da 9to5Google a inizio giugno parlano chiaro, ma gli utenti dovrebbero preoccuparsi?
Android 13 non si diffonde rapidamente
Rispetto alle rilevazioni dello scorso aprile Android 13 si trova installato sul 14,7% circa di tutti gli smartphone attivi con l’OS del robottino verde. La versione più diffusa a livello globale, invece, è Android 11 con uno share passato dal 23,5% al 23,1%: si tratta di un dato poco sorprendente, se si considera che l’aggiornamento ad “Eleven” è giunto nel settembre 2020, in un periodo in cui il mercato smartphone ha notato un incremento delle vendite a causa del COVID e di sconti correlati al boom del remote-working.
Dal periodo d’oro per il cambio di dispositivi elettronici è molto probabile che gli utenti, specialmente coloro che non hanno un buon rapporto con la tecnologia, non abbiano mai completato i major update successivi, rimanendo alla versione originale di Android installata dal distributore.
Android 12, dunque, si ferma al 16,3% e, sorprendentemente, Android 9 conta sul 12% degli smartphone a livello globale, pur essendo stato rilasciato nel 2018. O ancora, Android 8 si posiziona attorno all’8,3% e, in fondo alla classifica, Android 4.4 del 2013 conta sull’1,5%. Soltanto Android 8 è salito di 1,6 punti percentuali, mentre tutte le altre versioni – eccetto per la numero 13 – hanno notato un leggero calo, probabilmente per la combinazione tra il passaggio da Android ad iOS e l’aggiornamento agli ultimi major release dell’OS firmato Google.
Il consiglio dei produttori e degli esperti rimane quello di cambiare smartphone o passare ad Android 13 per ragioni di sicurezza, oltre che per praticità: senza gli aggiornamenti del sistema operativo, infatti, non arrivano nemmeno le patch più recenti per proteggere il dispositivo da minacce informatiche. Nel mentre, continua l’attesa per Android 14.