Grazie al rilascio di Android 14 Developer Preview 2 avvenuto a metà marzo 2023 stiamo riuscendo a inquadrare quasi nella sua completezza il prossimo major update del sistema operativo per smartphone proposto da Google. La build stabile arriverà entro la fine dell’estate, ma già possiamo confermare la presenza di alcune novità davvero interessanti.
Senza ulteriori indugi, pertanto, andiamo a vedere 5 funzionalità incredibili in arrivo su Android 14.
Controllo avanzato delle autorizzazioni
I file multimediali devono rimanere al sicuro, questa è la prerogativa di Google. Con le ultime iterazioni dell’OS abbiamo ottenuto controlli migliori per gestire le autorizzazioni di accesso delle app a fotocamera, microfono, ma anche alle cartelle dove vengono salvate i file. Si tratta di una novità ripresa direttamente da iOS che, ormai da tempo, tutela gli utenti chiedendo loro ripetutamente se la visualizzazione e il salvataggio di dati sensibili sia concessa a un servizio specifico.
Ebbene, nell’ultima Preview di Android 14 è apparsa una nuova API Photo Picker che, anziché concedere l’accesso all’intera galleria, ora chiede all’utente se preferisce permettere il salvataggio di una selezione di fotografie e video, da scegliere singolarmente ogni volta che l’avviso pop-up viene visualizzato su schermo, quando necessario.
Curiosamente, questa nuova opzione al momento non risulta visibile per impostazione predefinita: per abilitarla il tester deve attivare un interruttore nella sezione delle opzioni limitate agli sviluppatori. Al momento del lancio stabile di Android 14, tuttavia, con ogni probabilità risulterà attiva di default a tutti.
Supporto alle passkey
Il futuro della sicurezza risiede nell’accesso semplificato alle credenziali per qualsiasi account, che si tratti di social network, e-mail o altri software. L’API Credential Manager su Android 14 sta cambiando continuamente in questo periodo e, nella DP2, apparentemente è giunta a uno stato in cui si può effettuare il login in men che non si dica: se Google riscontra la presenza di passkey salvate nell’account Google in utilizzo sullo smartphone interessato, allora richiede all’utente l’eventuale volontà di accedere con esse al servizio.
Il funzionamento lo potete vedere nell’immagine soprastante, ma non evidenzia tutti i dettagli importanti dell’inedita API Credential Manager: la stessa Big G ha infatti confermato che il sistema in questione supporterà gestori di password di terze parti in una versione futura, soddisfando coloro che già usano app esterne per memorizzare credenziali, magari per mancanza di fiducia in Google.
L’obiettivo dell’azienda è evidente: creare consapevolezza dello standard passkey e incoraggiare gli sviluppatori a implementarlo come alternativa più sicura alle password.
Immissione rapida del PIN
Android 14 renderà più sicuro persino l’accesso al dispositivo mobile in sé: dalla Developer Preview 2 si evince che gli sviluppatori stanno lavorando su un’impostazione mai vista prima, denominata “conferma automatica del PIN corretto”. Grazie ad essa, il telefono riconoscerà automaticamente la digitazione dei numeri corretti e si sbloccherà immediatamente alla pressione dell’ultima cifra.
Al momento questa novità risulta limitata ai PIN con sei o più cifre e, proprio come l’API Photo Picker, non appare per impostazione predefinita in DP2 e non funziona nemmeno su tutti i dispositivi.
Altra novità sul tema di cui abbiamo già discusso nelle nostre pagine, poi, è la “Privacy PIN avanzata” con la quale Google intende disabilitare le animazioni generate alla pressione dei pulsanti su schermo al fine di aumentare la sicurezza. Mediante questo stratagemma, coloro che si divertono a “sbirciare” le password mentre vengono digitate dal proprietario dello smartphone dovranno dire addio a questo brutto vizio.
Flash LED per messaggi e chiamate
Vi ricordate dei vecchi tempi del piccolo LED posto sopra i display degli smartphone? La loro utilità era innegabile: con questa minuscola luce era possibile capire chi avesse inviato messaggi – o effettuato chiamate – mentre non si usava il telefono. Per di più, nel caso specifico dei messaggi si poteva attribuire un colore differente a ciascun contatto, seppur con certi limiti.
Ebbene, con Android 14 la feature in questione tornerà con un “twist”: al posto del LED anteriore, una opzione di accessibilità inedita consentirà l’attivazione del display o del flash posteriore della fotocamera ogni volta che arriva un messaggio o c’è una chiamata in arrivo. Perché si trova all’interno delle feature per l’accessibilità e non tra le opzioni di personalizzazione? È molto semplice: si tratta di una funzione pensata innanzitutto per chi ha problemi di udito; non si esclude, comunque, l’uso per qualunque utente Android.
Addio app Task Killer con Android 14
Ultima ma non per importanza è la lotta contro le app “Task Killer”, ovvero la lunga lista di servizi che promettono di assicurare prestazioni migliori e una maggiore autonomia allo smartphone chiudendo le applicazioni inutilizzate. In realtà, tali software si limitano a cancellare le attività in background causando un aumento del consumo della batteria proprio in quanto il sistema dovrà riavviare le task da non interrompere. A partire da Android 14, dunque, solo le app di sistema con l’autorizzazione “KILL_BACKGROUND_PROCESSES” potranno eseguire tale compito, esclusivamente nei momenti in cui risulta strettamente necessario.
Quando arriverà Android 14?
Veniamo dunque al quesito finale: quando arriverà questo aggiornamento? Considerata l’attuale disponibilità della Developer Preview 2, ad aprile Google dovrebbe rilasciare la prima beta, mentre la versione stabile forse arriverà verso agosto o settembre 2023, dando il via alla nuova stagione di major update.