Una delle novità di Android 15 si chiama Private Space (Spazio Privato in italiano). La funzionalità, simile a Secure Folder dei Samsung Galaxy, permette di creare un profilo separato per proteggere app e dati sensibili. L’esperto Mishaal Rahman di Android Authority ha spiegato in dettaglio il funzionamento usando la versione 14 QPR3 Beta 2.1 del sistema operativo installata su un Pixel 8 Pro.
Private Space: come funziona
Private Space è accessibile in Impostazioni > Sicurezza e privacy
. Android chiede di effettuare l’autenticazione prima di avviare la procedura perché consentito solo all’utente principale. È quindi necessario scegliere un account (Google consiglia di creare un account separato) e uno screen lock (esistente o nuovo).
In fondo all’elenco delle app verrà aggiunta la sezione Private, indicata con l’icona di un lucchetto. Dopo aver toccando l’icona e inserito lo screen lock (il PIN in questo caso, ma si può usare anche impronta digitale o riconoscimento facciale) vengono mostrate le app già installate (Fotocamera, Chrome, Contatti, Drive, File, Foto e Play Store). Altre possono essere aggiunte toccando il pulsante +.
Quando l’utente usa un’app nello spazio privato viene mostrata l’icona del lucchetto nella barra di stato. Se la sezione Private Space è nascosta, quando il dispositivo è bloccato non verrà visualizzato il contenuto delle notifiche sul lock screen. Private Space non è ancora disponibile in Android 15 DP2, ma verrà probabilmente inclusa nella versione beta. L’annuncio ufficiale è previsto al Google I/O del 14 maggio.
Con Android 15 verrà anche migliorata la modalità desktop, come si può vedere nel video: