Il 75 per cento circa di tutti i dispositivi mobile venduti nel mondo fuori dagli Stati Uniti ha un sistema operativo Android. A riferirlo è l’ ultima analisi relativa al mercato degli smartphone nel trimestre conclusosi lo scorso 29 febbraio condotta dalla società di ricerca Kantar WorldPanel.
Si tratta di un periodo particolarmente rilevante per due motivi: comprende il picco di vendite coincidente con le festività natalizie e non conta l’esordio sul mercato dei nuovi dispositivi di punta Android, Samsung Galaxy S7 e S7 Edge e LG G, attesi solo nei prossimi mesi.
Nel dettaglio Android è arrivato a rappresentare circa il 60 per cento di tutti gli smartphone venduti negli Stati Uniti, con Apple scesa al 38 per cento e Windows 10 Mobile relegato al 2,6 per cento. Android sfiorare in media il 75 per cento delle vendite di dispositivi mobile nei principali paesi europei, in Cina e nel resto del mondo.
Windows Phone riesce a confrontarsi con la concorrenza solo in alcuni paesi europei, tra cui Italia e Spagna (dove pur segnando un netto -7/8 per cento mantiene ancora rispettivamente il 6,7 ed il 7,4 per cento del market share), Germania e Regno Unito (in entrambi i paesi ha circa il 6,3 per cento), gli stessi paesi dove il calo di iOS è minimo.
Diverso è il discorso per l’immenso mercato cinese, dove Windows Phone è costante allo 0,9 per cento: qui Android guadagna 3,4 punti percentuali, quasi per intero a discapito di iOS che passa dal 25,4 per cento al 22,2. Un dato ancora più rilevante se si pensa che è la prima volta dall’agosto del 2014 che Apple non cresce nel Paese.
Apple, naturalmente, spera di rilanciare le sue sorti orientali con il nuovo iPhone SE, nuovo guanto di sfida agli attesi nuovi dispositivi Android di fascia alta, il suo vero campo di battaglia.
Sul prezzo non può e non vuole essere competitiva, ed anche per questo alcuni mercati restano terra di difficile conquista, costringendo Cupertino a politiche diverse, come in India: nel paese, per cercare di trovare il suo spazio su un mercato molto elastico al prezzo, sta tentando di ottenere il permesso dal governo di vendere dispositivi usati con un nuovo codice identificativo, scontrandosi per il momento con il no delle autorità che temono di diventare una discarica di dispositivi con la Mela alla fine del loro ciclo.
Claudio Tamburrino