Oltre Android Auto: da Google un nuovo SO embedded

Oltre Android Auto: da Google un nuovo SO embedded

Il numero uno del progetto Android Auto svela le ambizioni di Google per il mondo delle quattro ruote: in cantiere un sistema operativo tutto nuovo.
Oltre Android Auto: da Google un nuovo SO embedded
Il numero uno del progetto Android Auto svela le ambizioni di Google per il mondo delle quattro ruote: in cantiere un sistema operativo tutto nuovo.

Il progetto Android Auto ha ormai più di qualche primavera alle spalle, ma nonostante i tentativi fin qui messi in campo non si può dire che abbia saputo rivoluzionare il mondo delle quattro ruote né quello legato alle soluzioni di infotainment. Google ne è consapevole e per il futuro punta a migliorare il sistema operativo, rendendolo parte integrante delle vetture e del tutto indipendente dai dispositivi mobile.

Un successore per Android Auto

A parlarne è Patrick Brady, numero uno del team al lavoro sulla piattaforma, con un’intervista rilasciata alla redazione del sito The Verge e realizzata nelle scorse settimane in occasione del CES 2019 andato in scena a Las Vegas. Ciò che emerge dalla lunga chiacchierata è la volontà di far compiere all’iniziativa un significativo passo in avanti, sulla base della consapevolezza acquisita dagli errori di gioventù e con l’obiettivo di offrire finalmente un’esperienza all’altezza delle aspettative, anche in considerazione di quanto sta facendo il concorrente Apple con CarPlay. A tal proposito, bigG ha già siglato accordi con Volvo e Audi per integrare la tecnologia nei veicoli portati sul mercato dai due brand a partire dal 2020.

La novità più importante sarà quella già citata in apertura: si avrà a che fare con un SO dalla natura embedded o native a testimonianza di come l’esecuzione sarà gestita direttamente dall’auto e non più da un dispositivo mobile connesso al cruscotto, via cavo o in modalità wireless. Non sarà dunque più una soluzione projected come avvenuto finora, con i contenuti “proiettati” dallo smartphone all’abitacolo.

Questo consentirà di ottenere un’integrazione più profonda tra la componente software e la vettura, abilitando ad esempio il controllo vocale di funzioni legate all’impianto di condizionamento o alla diagnostica del motore. Proprio l’interazione mediante voce sarà un elemento chiave nella roadmap di sviluppo, portando alla graduale eliminazione dei controlli manuali e di conseguenza a una riduzione delle distrazioni mentre ci si trova alla guida.

Applicazioni e sicurezza

Le applicazioni potranno essere distribuite attraverso un’edizione del Play Store ottimizzata ad hoc per rispondere a questo tipo di esigenze, con gli automaker in grado di realizzare e rilasciare software propri così come di autorizzare e certificare quelli sviluppati dalle terze parti.

L'attuale interfaccia di Android Auto

Andrà trovato il giusto equilibrio tra la volontà di rendere la piattaforma aperta (anche a soluzioni dei competitor come Alexa) e l’esigenza di garantire un adeguato livello di sicurezza, requisito di fondamentale importanza considerando che si tratta di automobili. Ancora, Google intende gestire il rilascio degli aggiornamenti come ora avviene nel territorio mobile, via OTA, così che patch e nuove feature possano essere messe in breve tempo a disposizione di tutti.

Con tutta probabilità la nuova incarnazione di Android Auto sarà fra le tecnologie protagoniste all’evento I/O 2019 che andrà in scena dal 7 al 9 maggio a Mountain View. La kermesse, ormai da parecchi anni, costituisce un appuntamento immancabile per coloro che desiderano dare uno sguardo in anteprima a cosa bolle nell’enorme calderone di bigG.

Fonte: The Verge
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Pubblicato il
28 gen 2019
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